Corriere della Sera
Emergenza casa Petrucci: «Chiediamo al sindaco le varianti»
L'Ater: «Pronti a costruire 2.500 nuovi alloggi popolari»
La protesta. Le famiglie di via Pincherle chiedono un ruolo di garanzia nella trattativa con Regione e proprietà
Roma - Edilizia residenziale pubblica: l'Ater (ex Iacp) si candida. «Abbiamo colto l'occasione della pubblicazione del bando del Comune di Roma finalizzato al reperimento di aree per l'attuazione del piano di housing sociale, per una ricognizione in casa nostra» ha detto il presidente Luca Petrucci in conferenza stampa. Dall'indagine è emerso che - malgrado i noti problemi di liquidità Ater sarebbe in grado di costruire 461 alloggi nelle zone di Primavalle, Montesacro, Bufalotta, Tiburtino III, Torre Spaccata, Borgo del Trullo, Pisana.
A questo piccolo patrimonio di appartamenti realizzabili in breve tempo, se ne potrebbero aggiungere 2.086 che l'agenzia avrebbe intenzione di realizzare in località Castel di Guido. «Una vasta area di nostra proprietà dove si potrebbero ricavare oltre 2.000 alloggi » ha detto Petrucci. Rivolgendo al sindaco una richiesta di compensazione: «Perché nelle vicinanze, e sullo stesso tipo di terreno, è stata data l'edificabilità a terreni di proprietà privata». Infine, ha concluso il presidente dell'Ater: «tutte le aree individuate, per le quali chiediamo una variante che possa consentire la costruzione di case popolari e la riqualificazione del territorio, sono destinate a verde e servizi pubblici, ma sono in stato di abbandono e degradate». L'ultima proposta Ater però non è stata accolta. Si trattava di acquistare gli appartamenti di via Pincherle, messi in vendita a prezzi inaccessibili per i vecchi inquilini: ma la Area Mestre e Giacomazzi (proprietà) ha declinato l'offerta Ater. Proprio ieri, con un presidio a Palazzo Valentini, le famiglie di via Pincherle (alcune in sciopero della fame) hanno chiesto al Prefetto di svolgere un ruolo di garanzia nella trattativa tra regione Lazio e proprietà. Mobilitazione utile secondo i sindacati Asia Rdb, che in serata diffondeva un comunicato in merito: «La prefettura s'è impegnata a porre la questione al tavolo sull'emergenza abitativa il 18 febbraio e ad approfondire con il comune la possibilità di costruire una sinergia istituzionale utile a portare nuovamente su un tavolo Area Mestre e Giacomazzi».
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Via Pincherle
Gli inquilini dal Prefetto per trattare sull'offerta
Roma - Il gabinetto della Prefettura si è impegnato a convocare per domani un tavolo con la proprietà dell'immobile di via Pincherle per rilanciare la proposta di compravendita. Lo hanno riferito alcuni esponenti degli inquilini al termine di un incontro avuto nel pomeriggio in prefettura, davanti alla quale hanno organizzato un sit-in di protesta insieme all'Asia Rdb, esponendo un paio di striscioni con la scritta «Prefetto, blocco vendite a terzi di via Pincherle» e «Sciopero della fame». I residenti, per nulla intenzionati a tornare sui propri passi, chiedono che si riapra la discussione con la società proprietaria sul futuro degli appartamenti messi in vendita, che non hanno potuto comprare nonostante vi abitino da quaranta anni. L'auspicio è che venga fatta una proposta maggiorata per poter riscattare gli immobili.
La trattativa con la proprietà. Occorre un rilancio
La società proprietaria degli immobili ha rifiutato una prima offerta da parte dell'Ater di Roma non accontentandosi di un guadagno di due milioni di euro.