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emilia

Motorizzazione Parma emergenza contagio USB denuncia dirigenza inadempiente

Parma,


Ai lavoratori e alle  lavoratrici della UMC Parma e sezioni coordinate Piacenza Reggio  Emilia e Modena 26 marzo 2020

Dopo 30 giorni dall'insorgere dell'emergenza e quando quasi tutti i direttori degli UMC cercano di adeguarsi al meglio alle direttive per contenere al massimo l'esposizione dei lavoratori garantendo i servizi minimi,  la confusione nell'Ufficio della Motorizzazione Parma regna sovrana.

Non solo il dirigente dell'Ufficio dr. ing. Michele Pacciani sembra farsi vedere pochissimo nella sede principale, (Schettino decet?) cosa di per se grave dato il contesto e la necessità di seguire l'organizzazione soprattutto per l'avvio dei settori operativi in presenza e potendo presumere purtroppo che l'emergenza durerà a lungo,  ma il dirigente si ostina incomprensibilmente  a non emettere disposizioni di servizio chiare e/o notificate formalmente ai dipendenti. Non ve ne è traccia.

Ancora dopo direttive ministeriali abbastanza chiare,  da un lato ancora il dirigente non individua i lavoratori "in presenza" e dall'altro si richiede ancora ai dipendenti genericamente  di fare "domanda per il lavoro agile ",  addirittura pretendendo garanzia ex ante di poter svolgere le attività in remoto. 

Nella condizione attuale considerando le note criticità locali, con riferimento al contagio,  questi ritardi ed un atteggiamento datoriale irresponsabile,  mettono a rischio ulteriormente i lavoratori, i loro familiari ed cittadini. Ciò è inaccettabile per la scrivente Organizzazione sindacale.

Ma c'è di più:  le risposta del dirigente UMC Parma  alla nostra O.S.  (vedi nostro comunicato  - diffida del 23 marzo u.s.) è stata da un lato ulteriormente elusiva e dall'altro persino minacciosa.

Pertanto perdurando l'atteggiamento datoriale  la nostra sigla ha presentato oggi esposto alla Procura della Repubblica e segnalazione al Prefetto di Parma,  per un urgente intervento risolutivo a tutela di tutti.

Analogamente la USB Pubblico Impiego MIT sta presentando ulteriore denuncia ai superiori gerarchici ed ai vertici ministeriali per provvedimenti  immediati.

La Scrivente OS, sollecita inoltre il/gli  RLS, figure essenziali nella gestione dell'emergenza e delle tutele dei colleghi rappresentati nelle sedi,  ad attivarsi immediatamente per verificare le procedure e l'adeguamento del Documento Valutazione Rischi fornendone  informativa ai lavoratori.
 

Coordinamento USB Ministero Infrastrutture e Trasporti.
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6 aprile 2020 Ancora non ci siamo - Dirigenziale UMC Parma - USB scrive al dirigente.

Con nota formale del 02/04/2020 il dirigente dell’UMC di Parma si rivolge finalmente a tutti i dipendenti delle sezioni coordinate, con l’intenzione forse di regolamentare una situazione che a tutt’oggi, dall’insorgere dell’emergenza, pare ancora non avere una “forma” , continua a non essere “chiara” e ancor meno “trasparente”, creando confusione, disagio e sconcerto tra i dipendenti, ai quali si rivolgono richieste contraddittorie ed al limite del vessatorio attraverso comunicazioni verbali, email informali e chat varie.

 

Ma continua a non sussistere un atto formale compiuto da parte dell’ing. Michele Pacciani, come previsto ad hoc per l’organizzazione dell’attività di un ufficio e che individui per prima cosa il personale in presenza e quello in SmartWorking, insistendo ancora nel pretendere dal personale stesso una richiesta in tal senso, richiesta la quale non risulta assolutamente prevista.

Nella nota si fa riferimento alle “autorizzazioni” rilasciate per il lavoro agile ai soli dipendenti che ne abbiano fatto richiesta (in quanto dagli stessi preteso!)

Sembrerebbe perciò siano stati autorizzati soltanto i dipendenti che per loro scelta ne abbiano fatta opportuna richiesta: il condizionale è d’obbligo in quanto è ancora tutto da accertare… magari quando l’emergenza sarà finita!

Poi, nel caso i dipendenti decidano (sic!) di non continuare a svolgere l’attività in smart working è sufficiente comunicarlo… E secondo il dirigente cosa succederebbe poi tornano al lavoro “ordinario” in sede?

Ma non doveva essere “ordinario” il lavoro agile fino al 13 aprile p.v. secondo il Dipartimento funzione Pubblica?

La USB MIT ha ulteriormente stigmatizzato con una nota in data odierna i contenuti confusi della dirigenziale suddetta ed ha già denunciato nei giorni scorsi agli organi preposti il comportamento ed i ritardi, che mettono a rischio tutti, del dirigente UMC Parma, così come purtroppo avviene con altri direttori inadempienti nel MIT che scaricano sui dipendenti oneri e responsabilità.

 

La nostra sigla visto il prevedibile protrarsi dell’emergenza ha altresì nuovamente sollecitato i vertici MIT ad intervenire nella speranza che il “Superiore Ministero” magari con un decreto (o anche verbalmente, o con un messaggio sul telefono, o con una email anonima) definisca cosa vuole intendere con il termine “modalità ordinaria” o “straordinaria” di lavoro e lo spieghi ai dirigenti… possibilmente prima che sia stato trovato il vaccino o ci saremo tutti immunizzati!

E magari i dipendenti della sede di Parma, che è stata chiusa sei giorni per la “misteriosa sanificazione” potranno conoscere in che modo devono lavorare.

Unione Sindacale di Base