Gli operatori socio sanitari insieme ai cuochi e ad altre figure della sanità pubblica, idonei in varie graduatorie concorsuali, continuano l’agitazione e chiedono al presidente della Regione Sardegna Cappellacci, all’assessore alla Sanità Liori di mantenere gli impegni assunti tempo addietro riguardo la vertenza degli O.S.S. .
Difatti nell’incontro svoltosi a villa Devoto tra una rappresentanza degli OSS Comitato art. 97, della O.S. Usb, dell’assessore alla Sanità e il presidente della Regione Sardegna, il giorno 4 del mese di gennaio si conveniva per un ulteriore incontro che si sarebbe dovuto tenere “entro due settimane”.
Gli OSS ribadiscono inoltre, il loro disappunto in merito alla situazione che si è venuta a creare in seguito all’utilizzo del lavoro in somministrazione, per far fronte alle esigenze ordinarie di personale nelle varie strutture, anziché ricorrere alle chiamate dalle graduatorie.
Tenendo conto che il personale in somministrazione quasi sempre ha contratti di gran lunga superiori a quelli concessi al personale attinto dalla graduatoria. Per esempio azienda ospedaliera Brotzu: lavoro somministrato = contratto pari a sei mesi, chiamata dalla graduatoria = contratto due mesi.
La sanità esternalizza i servizi e storna ingenti risorse verso l'imprenditoria privata. Arruola su basi clientelari personale non sempre qualificato, per sopperire a carenze organiche create ad arte, dando origine ai presupposti per uno scadimento della assistenza pubblica a premeditato vantaggio di quella privata.
Gli operatori della Sanità per raggiungere l’obiettivo di entrare nelle graduatorie delle ASL hanno dovuto studiare duramente, sia per la formazione (pari a 1.000 ore più stage vari e tirocini nei vari presidi ospedalieri) che per i concorsi, molto selettivi e gestiti dalle stesse Pubbliche Amministrazioni che oggi ci ignorano a vantaggio dell’imprenditore privato.
Stiamo assistendo ad un crollo strutturale della Sanità pubblica, dove necessita in primis personale qualificato, e a farne le spese è sempre il paziente.
Concludiamo chiedendo ai politici della Regione Sardegna un’immediata soluzione ai problemi legati a garantire i Livelli essenziali di assistenza al cittadino, mantenendo le promesse fatte .
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MERCOLEDI’ 4 MAGGIO 2011 ORE 10 – 12
FRONTE RAS IN VIA ROMA
NUOVO PRESIDIO DEGLI OPERATORI DELLA SANITA’ SARDA IN LOTTA PER LA LEGALITA’ E LA TRASPARENZA
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Comitato articolo 97 e USB Sardegna