Liberazione
Emergenza abitativa: i movimenti romani occupano l'assessorato
Roma - Non è piaciuta ai movimenti di lotta per la casa romani la mossa del cavallo tentata dal neoassessore alla Casa della giunta Alemanno, Alfredo Antoniozzi che qualche giorno fa, dopo aver disdetto un incontro molto atteso con i rappresentanti della "Rete cittadina per il diritto all'abitare", ha affidato a un'intervista a Il Tempo la presentazione del suo "Piano Marshall" per l'emergenza casa. «Un piano - commenta Paolo Di Vetta dell'Asia RdB - che parla di edilizia sociale al posto di quella popolare, ma che rivela, a nostro avviso, il progetto di uno smantellamento definitivo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica a favore delle lobby dei piccoli costruttori romani che prenderanno "in appalto" la costruzione delle case popolari. E per chi soffre dell'emergenza casa, le cose non cambieranno granché».
Intanto la situazione si fa sempre più critica, in una cità dove nove famiglie al giorno ricevono lo sfratto per morosità. E per questo circa 500 persone hanno occupato, ieri mattina, l'assessorato alla casa del Comune di Roma, finché lo stesso assessore non li ha ricevuti. AS.I.A. RdB, Action, Blocco Precario Metropolitano, Comitato Obiettivo Casa e Coordinamento di Lotta per la Casa hanno consegnato ad Antoniozzi una piattaforma in 15 punti di proposte per un Piano Straordinario per il diritto all'abitare. Tra le richieste dei movimenti: il blocco delle vendite degli alloggi Ater previsti nei prossimi mesi; un maggiore controllo sul patrimonio pubblico; l'aumento dell'offerta di Edilizia residenziale Pubblica, da attuarsi sia mediante l'acquisto di alloggi degli ex enti previdenziali, sia attraverso il recupero del patrimonio demaniale; il rilancio dei progetti di autorecupero. Per le nuove costruzioni, i movimenti chiedono di agire sulle cubature per il privato previste nel nuovo piano regolatore, destinando almeno il 40% al "popolare". Per tamponare l'emergenza nel breve periodo: Centri di Assistenza Alloggiativa Temporanea e il blocco degli sfratti per morosità. Un disegno da realizzarsi di concerto con governo, provincia e regione. Terminata l'occupazione, i movimenti si sono recati in Campidoglio, dove nel pomeriggio il consiglio comunale ha approvato una mozione a tutela di 36 famiglie inquiline di Unicredit che rischiano di perdere la casa.
di Serena Salucci
EPolis Roma
Il blitz. Duecento famiglie di senza casa contestano Antoniozzi
I comitati occupano la sede dell'assessore
Movimenti contrari al progetto di housing sociale annunciato dalla Giunta capitolina
Roma - Ieri mattina, 200 famiglie hanno occupato l'Assessorato comunale alla Casa sul lungotevere dei Cenci, contestando l'assessore Alfredo Antoniozzi. La sua posizione favorevole al social housing, che prevede nuove costruzioni nell'agro romano al prezzo di 600 euro al mese, trova contrari Action, Coordinamento cittadini di lotta per la casa, Comitato obbiettivo casa e Blocco precario metropolitano. Per i cittadini dei movimenti, al contrario, è necessario un Piano Casa Straordinario che investa sulla dimensione pubblica dell'abitare. A fine mattinata, i manifestanti sono stati ricevuti dall'assessore. Bartolo Mancuso di Action, ha spiegato come sono andate le cose. «Noi avevamo già in programma un incontro con l'assessore, ma poi è slittato e il giorno dopo abbiamo letto le sue dichiarazioni sul social hoising - dice l'esponente di Action - riteniamo che la vera soluzione sia la vendita e non la concessione di altre cubature. Invece, l'assessore Antoniozzi ritiene possibile reperire altre aree comunali. Noi siamo contrari e chiediamo almeno il saldo zero, come avviene a Londra. Spiragli di confronto sono invece possibili sulle questioni d'emergenza». Le parti si sono date appuntamento il 14 luglio. Sempre ieri mattina, una ventina di famiglie ha occupato abusivamente alloggi nel Villaggio di Santa Barbara, a Capannelle. Si tratta di un agglomerato di palazzine, nate intorno agli anni cinquanta vicino alla caserma dei pompieri ora di proprietà al Demanio. Ad abitarle erano soprattutto vigili del fuoco in pensione. Il Demanio però le ha messe in vendita. Domani ci sarà lo sgombero.
di Delfina Santoro