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OGNI REGOLA E' SALTATA, MA LA RdB-CUB NON SI FA INTIMORIRE

Nazionale,

Comunicato n. 20/09

 

CCNI 2008

 

Quello che doveva essere l’argomento principale dell’incontro di ieri pomeriggio con l’amministrazione è stato ignorato fino alle 20,10 della sera quando, ormai a riunione conclusa, la RdB-CUB ha preteso che si firmasse la ratifica dei contratti integrativi 2008 per le Aree A-B-C, medici, professionisti e dirigenti, finalmente tornati indietro dopo il positivo vaglio da parte dei ministeri vigilanti. Ora potrà essere erogato il saldo definitivo dell’incentivazione 2008 e gli istituti contenuti negli accordi, come per esempio il TEP.

 

 

FONDO PER LO STRAORDINARIO

 

Gran parte del pomeriggio è andato via per l’analisi del documento sul lavoro straordinario, presentato come informativa dall’amministrazione, che aveva fretta di chiudere un accordo nella stessa giornata di ieri. Il documento prevede:

 

-       La costituzione di un fondo per lo straordinario di 48 milioni di euro, finanziato per 24 milioni con risorse sottratte al Fondo di Ente ed in precedenza utilizzate per pagare straordinario e parte dei turni, per altri 24 milioni attingendo ai capitoli di bilancio relativi alle spese per il personale.

 

Il nuovo capitolo di spesa per lo straordinario, pari appunto a 48 milioni di euro, costituito fuori del Fondo di Ente, nelle intenzioni dell’amministrazione non dovrebbe essere soggetto a contrattazione sindacale e dovrebbe servire a remunerare il prolungamento dell’orario di lavoro, soprattutto nelle prestazioni a sostegno del reddito, oltre a finanziare l’aumento dell’orario di apertura al pubblico delle sedi, sia nella fascia pomeridiana che nella giornata del sabato. Ogni eventuale risparmio di straordinario non potrà più essere destinato ad incentivo di sede.

 

La RdB-CUB ha reclamato innanzitutto il diritto alla contrattazione sull’argomento, diffidando l’amministrazione dal raggiungere un’intesa sulla base di una convocazione che prevedeva una semplice informativa su un istituto che fa parte invece della contrattazione integrativa.

 

Nel merito, poi, la RdB-CUB ha respinto con forza una scelta che sottrae ulteriori risorse economiche al Fondo di Ente, già ampiamente falcidiato dagli interventi del governo con la Legge 133/2008. Si continua nell’odiosa scelta di far finanziare a tutti un capitolo di spesa che poi va a vantaggio solo di una parte dei lavoratori. Perché non si pensa mai a chi lo straordinario non lo può fare, non per legittima scelta personale, ma spesso per necessità familiari, come nel caso di molte colleghe? Non si venga a dire che non si sta togliendo nulla a nessuno perché non è così.

 

Non si può accettare, inoltre, che l’amministrazione agiti in modo retorico e populista il problema dei cassaintegrati e dei disoccupati vittime della crisi economica, per giustificare l’utilizzo a piene mani dello straordinario, per giunta auto finanziato dagli stessi lavoratori.

 

La RdB-CUB è stata sempre contraria allo straordinario perché rappresenta un elemento di divisione dei lavoratori, ma in ogni caso siamo anche ben lontani dalla proposta di finanziamento dello straordinario che il sindacato di base sostiene da anni e che prevede di addebitare all’amministrazione l’onere economico dello straordinario, recuperando sul Fondo di Ente preziose risorse da impegnare in incentivo o in nuovi passaggi di qualifica.

La RdB-CUB si è detta contraria anche all’apertura degli sportelli al sabato o all’ampliamento delle fasce pomeridiane, chiedendo investimenti nella programmazione informatica e maggiore chiarezza con il governo, per evitare che l’Istituto sia investito da scelte e provvedimenti non programmati adeguatamente e per offrire servizi sempre più puntuali, evitando lunghe code agli sportelli. Dobbiamo portare i servizi ai cittadini per evitare che i cittadini portino la loro rabbia all’INPS.

 

Alla fine di una lunga ed accesa discussione l’amministrazione ha deciso di rinviare il documento ad altra data, accogliendo la richiesta della RdB-CUB.

 

Siamo tuttavia all’anticipo di quella che sarà probabilmente la contrattazione integrativa 2009. Le risorse tagliate con la Legge 133/2008 non sono state reintegrate e non si annuncia alcun provvedimento legislativo in tal senso. Così l’amministrazione pensa di correre ai ripari raddoppiando il fondo per lo straordinario e facendolo finanziare ai lavoratori, annunciando che potrebbe anche incrementarlo ulteriormente nel corso dell’anno. E’ probabile l’aumento del buono pasto a 14 euro o più, così come sembrano maturare le condizioni per un ritocco al ribasso dei mutui a tasso fisso o dei piccoli prestiti. L’amministrazione, quindi, non potendo ripristinare per intero il Fondo di Ente, potrebbe presentarsi ai lavoratori con una sorta di pacchetto di offerte, da aggiungere a parte dell’incentivo, sostenendo che in tempi di crisi economica è necessario che tutti si sacrifichino un po’ e che l’insieme dei benefit potrebbe essere anche più vantaggioso di quanto ottenuto in precedenza sotto forma di incentivazione.

 

Possibile che nessuno evidenzi che la crisi l’hanno determinata imprenditori avidi e senza scrupoli, insieme a banchieri, assicuratori e speculatori della finanza? Sta prendendo piede nel Paese una sorta di senso di colpa collettivo per una crisi che non è nostra e che dovremmo far pagare a chi l’ha prodotta. Per questo respingiamo ogni retorica della crisi.

 

 

POSIZIONI ORGANIZZATIVE

 

Sempre nel pomeriggio di ieri l’amministrazione ha presentato un documento che modifica l’art. 7 del CCNI 2006, prevedendo di poter assegnare le posizioni organizzative anche ai C3, indipendentemente dalla graduatoria delle selezioni a C4. L’amministrazione, a distanza di giorni, ci riprova. Visto che non ha trovato il consenso all’assegnazione delle posizioni organizzative all’intera Area C, oggi tenta con i C3, cercando di cancellare i vincoli stabiliti dal contratto integrativo di Ente.

 

La RdB-CUB si è detta totalmente contraria a questa eventualità, perché svilirebbe il senso delle selezioni interne e perché amplierebbe a dismisura gli spazi di discrezionalità che già oggi sono riconosciuti alla dirigenza regionale con il nucleo di valutazione.

 

La RdB ha posto invece due questioni relative alle graduatorie regionali per C4:

 

-       I 2 punti riconosciuti per Art. 24 (mansioni superiori) nelle graduatorie provinciali devono essere cancellati nella successiva graduatoria regionale di risulta, per evitare sperequazioni dal momento che il punteggio aggiuntivo è stato riconosciuto solo se si sono svolte mansioni superiori nella sede per la quale si è concorso a C4;

-       L’assegnazione delle posizioni organizzative ai C3 deve seguire l’ordine della  graduatoria regionale, senza saltare i candidati, come vorrebbe fare qualcuno, alla ricerca di quelli in forza alla sede per la quale è messa a bando la posizione organizzativa.

 

Su questi punti l’amministrazione non ha risposto, limitandosi a comunicare che sull’Art. 7 del CCNI 2006 emanerà un messaggio di spiegazioni. E per dire cosa? Non si sa…

 

L’amministrazione cerca di cancellare nei fatti le regole del confronto sindacale e di modificare a proprio piacimento gli accordi sottoscritti in passato. Siamo ormai oltre quella linea di confine tra le prove di regime ed il regime stesso, l’amministrazione cerca di isolare la RdB-CUB perché resta l’unica voce indipendente e scomoda al tavolo della trattativa. Ma la RdB-CUB non si lascia intimorire e reagisce in modo adeguato, inchiodando la controparte nel merito delle questioni.

 

SIAMO SICURI CHE ANCHE I LAVORATORI SAPRANNO REAGIRE ADEGUATAMENTE, COME STANNO DIMOSTRANDO DA MESI.