Egregi cittadini e visitatori,
la Reggia di Venaria si accinge a celebrare nella fastosità che gli è consueta il suo 5° compleanno dall’apertura. Tale celebrazione non poteva però avvenire in modo più ingiusto, indegno e antipopolare. Infatti, 23 lavoratori addetti al bookshop e al presidio sono stati lasciati a casa senza reddito e senza alcuna forma di indennità sociale. Tale decisione è stata loro comunicata in maniera cinica e intempestiva, con soli due giorni di preavviso, dopo che per quattro anni questi lavoratori hanno contribuito, come tutti gli altri, a servire diligentemente la Reggia e i suoi visitatori, e nonostante siano stati tra i lavoratori quelli meno tutelati e più precari, il loro servizio è sempre stato ineccepibile e all’altezza del luogo. Adesso, secondo una logica spietata, viene fatto pagare il presunto disavanzo di bilancio interamente a loro, applicando un criterio che grida giustizia per quanto è iniquo. La Reggia di Venaria, infatti, non lesina certo i milioni di euro che spende per altre voci di bilancio, come un enorme parcheggio in costruzione in un luogo discutibile, nonostante l’altro grande parcheggio “Juvarra” sia spesso sotto-utilizzato, e però non si fa scrupoli nel lasciare a casa senza stipendio 23 persone con le quali è cresciuta insieme.
L’Unione Sindacale di Base non può accettare una tale iniqua e vergognosa misura antipopolare e chiede l’immediato reinserimento in servizio di tutto il personale lasciato a casa, chiedendo che le misure di risparmio e di austerità, se proprio sono necessarie, vengano realizzate in modo equo e dignitoso e non “gettando a mare” 23 persone, approfittando della loro già precaria situazione di partenza. Ricordiamo infatti che se l’azienda appaltatrice ATI LA CORTE REALE e il CONSORZIO La Venaria Reale si possono consentire un tale gesto è anche perché questi lavoratori, al momento della loro prima assunzione, sono stati inquadrati dalla Cooperativa Rear con un contratto economicamente illegittimo (U.n.c.i), che ha reso il loro rapporto di lavoro più precario, e ciò era ben noto anche al Consorzio La Venaria Reale.
Chiediamo perciò all’Ati La Corte Reale e al Consorzio La Venaria Reale il ritiro di questa misura antipopolare e l’immediato reinserimento dei 23 lavoratori ingiustamente lasciati a casa!
SABATO 13 OTTOBRE – ORE 19.30 PRESIDIO E VOLANTINAGGIO DAVANTI LA CHIESA DI S.UBERTO, IN OCCASIONE DELLA TAVOLA ROTONDA CON FASSINO, COPPOLA, DEL NOCE, GHIGO E VELTRONI
DOMENICA 14 OTTOBRE – DALLE ORE 17.30 – PRESIDIO E ASSEMBLEA IN OCCASIONE DEL “TAGLIO DELLA TORTA” DA PARTE DEL DIRETTORE A.VANELLI
PARTECIPIAMO NUMEROSI PER ROVINARE LA FESTA A QUESTA CLASSE DIRIGENTE CINICA E SPIETATA!