E’ sempre più evidente che il governo Renzi intenda accelerare la politica di disintegrazione della scuola pubblica avviata dai governi precedenti.
I provvedimenti ed i tagli degli ultimi anni hanno intensificato sempre di più il carico di attività del personale ATA e fatto aumentare il numero di infortuni sul lavoro ed i provvedimenti disciplinari per questo segmento della categoria.
Il 10 Agosto 2015 il MIUR ha emesso una nota con cui ha imposto agli Uffici periferici il divieto di procedere alle assunzioni a tempo indeterminato ed al conferimento di incarichi annuali per il personale ATA al fine di consentire il passaggio, nelle scuole, al personale soprannumerario dalle Province. Il MIUR è andato così ben oltre a quanto già previsto nella legge di stabilità 2015, altro che chiacchiere del sottosegretario Faraone sul recupero delle 2020 unità tagliate!
Lo stesso MIUR, il 28 agosto 2015, “ad integrazione e parziale rettifica” della nota del 10, ne ha emesso un’altra con cui ha fatto presente che le procedure di mobilità del personale delle Province verso le scuole sono rinviate a luglio 2016. Pertanto viene concesso il via libera ai contratti annuali (al momento al 30 giugno) e viene confermato il blocco delle immissioni in ruolo. Naturalmente i soliti sindacati complici hanno festeggiato, non poco, per l’ottenimento di questo “grande risultato”! La salvaguardia almeno degli incarichi annuali (al posto degli illegittimi contratti fino ad avente diritto) è un primo risultato, frutto anche delle nostre tempestive denunce, ma la situazione resta drammatica al punto che oggi un genitore dovrebbe avere il terrore a mandare un figlio in una scuola che non ha personale per la sorveglianza, le pulizie e le pratiche amministrative.
A questa situazione si aggiunge il divieto, previsto dalla Legge di stabilità, di nominare supplenti in caso di assenza dei collaboratori scolastici per i primi 7 giorni! Per gli amministrativi il divieto scatta se si va sotto ad un numero ridicolo di addetti, mentre per i tecnici il divieto è totale.
L’obiettivo è chiaramente quello di sfruttare al massimo i lavoratori e di svilire la scuola pubblica per giustificarne la privatizzazione.
L’USB aderisce allo sciopero delle attività aggiuntive del personale ATA indetto dall’UNICOBAS a partire dal 9 settembre ed invita tutti i lavoratori ad organizzarsi autonomamente dal quadro concertativo per rilanciare la vera lotta per la stabilizzazione e contro il generale massacro degli ATA.