incredibile ma ormai risulta tristemente evidente quanto sta avvenendo in questo dicastero.
L’Amministrazione, confidando in un mondo sindacale totalmente annichilito (firmare tutto pur di non disturbare il manovratore), cerca di rendere anche i tavoli di confronto con le OO.SS. inutili.
Nello specifico ci riferiamo a quanto avvenuto durante la convocazione del 18 maggio 2023 in tema di attivazione del servizio di reperibilità dell’Ufficio tecnico del MIT sedi centrali. (Divisione V D.G. Personale ed AA.GG)
L’Amministrazione convoca le OO.SS., apre il confronto ma senza fornire elementi conoscitivi preventivi ed in forma scritta alla parte sindacale, così come previsto all’Art. 4 del CCNL 2016/18 qui di seguito riportato;
Art. 4 Informazione
1. L’informazione è il presupposto per il corretto esercizio delle relazioni sindacali e dei suoi strumenti. Pertanto, essa è resa preventivamente e in forma scritta dalle amministrazioni ai soggetti sindacali di cui all’art. 7 (Contrattazione collettiva integrativa: soggetti, livelli e materie) secondo quanto previsto dal presente articolo.
2. Fermi restando gli obblighi in materia di trasparenza previsti dalle disposizioni di legge vigenti, l’informazione consiste nella trasmissione puntuale di dati ed elementi conoscitivi, da parte dell’amministrazione, ai soggetti sindacali, al fine di consentire loro di prendere conoscenza della questione trattata e di esaminar12 ptla.
3. L’informazione deve essere resa nei tempi, nei modi e nei contenuti atti a consentire ai soggetti sindacali di cui all’art. 7, commi 3 e 4 (Contrattazione collettiva integrativa: soggetti, livelli e materie), secondo i rispettivi ambiti di competenza, di procedere a una valutazione approfondita del potenziale impatto delle misure da adottare ed esprimere osservazioni e proposte.
Quindi un confronto “al buio” senza chiarire la materia ed i numeri sulla quale confrontarsi, tanto è vero che, in totale disaccordo con le modalità di gestione dell’Amministrazione più della metà dei delegati ha abbandonato il tavolo.
Non la USB PI che tuttavia ha chiesto come tutti gli altri al Capo del Personale di fornire gli elementi necessari per poter proseguire e concludere il confronto e soprattutto di ricondurre le relazioni nel solco corretto.
Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: è stata trasmessa, qualche giorno dopo, una “sintesi” della riunione a firma del Direttore del Personale stesso inviata alla RSU ed alle OO.SS. che, suggestivamente, nella sostanza recita: SI CONCORDA SUI SEGUENTI PUNTI… con la RSU e le OO.SS.. (Qui sotto il link al testo di detto verbale di sintesi... della posizione dell'Amministrazione)
Praticamente un inganno, premesso che la RSU non era neppure presente al tavolo in numero sufficiente e che la USB non poteva certo concordare “nulla sul nulla”.
Ora la nostra sigla ha stigmatizzato la posizione autoreferenziale dell’Amministrazione USB, ha chiesto la modifica del verbale ed ha diffidato la dirigenza dall’attivare gli istituti in carenza di un confronto effettivo.
L’Amministrazione decide la propria organizzazione, ma deve mettere il sindacato in condizione di verificare le garanzie per i lavoratori che si intendono coinvolgere ed i criteri a giustificazione della sostenibilità e le quantità del “prelievo” dalle tasche di tutti che questi istituti comportano (turnazioni e reperibilità la pagano i lavoratori con il proprio fondo FRD e non l’Amministrazione!)
Ci attendiamo ora risposte e chiarimenti dal Capo Dipartimento AA.GG. Cons. Calogero Mauceri e dal Capo del Personale stesso dr. Lorenzo Quinzi.
Roma, 25 maggio 2023
USB PI Ministero Infrastrutture e Trasporti