L’assegnazione unilaterale da parte della DID Toscana, Sardegna e Umbria delle somme per il “Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività anno 2010” ha rappresentato (purtroppo) un’ulteriore occasione perduta per il ripristino di corrette relazioni sindacali volte al conseguimento di un obiettivo comune tra OO.SS. ed Amministrazione, ovvero quello della realizzazione di azioni finalizzate a favorire la crescita e lo sviluppo del personale, favorendo le migliori condizioni di lavoro possibili e la creazione di un clima di lavoro disteso, presupposti fondamentali per la razionalizzazione dei costi e l’incremento dell’economicità e dell’efficienza dei processi lavorativi.
Trattandosi del Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività, per il quale l’art. 4 del C.C.N.I. prevede esplicitamente la contrattazione integrativa sulla base dei criteri previsti dall’art. 13 del C.C.N.I., l’Amministrazione non avrebbe potuto decidere l’assegnazione di alcuna somma modificando unilateralmente e arbitrariamente il metodo di calcolo ivi previsto, senza un preventivo assenso delle parti sindacali.
Ma quella del Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività anno 2010, rappresenta solo l’ultima delle tante azioni intraprese dal Direttore Interregionale per Toscana, Sardegna e Umbria che hanno appesantito le condizioni lavorative (già difficilmente sostenibili per la cronica carenza di personale) ed il “clima aziendale”. Le varie direttive che nei casi più eclatanti, sono state puntualmente sospese o revocate dopo mesi di disagi ai lavoratori e polemiche con le parti sindacali, ne sono esempio evidente.
Già nei mesi di maggio e giugno del 2012 le OO.SS. Regionali della Toscana e Umbria si sono viste costrette a proclamare lo stato di agitazione del personale e a denunciare il comportamento del Direttore Interregionale anche a Codesta Direzione Centrale, nonché ai Prefetti competenti per territorio.
E’ appena il caso di ricordare che codesta Direzione Centrale del Personale è già dovuta intervenire indicendo un tavolo comune con le suddette OO. SS. regionali ed Direttore Interregionale cui ha preso parte il dott. Aronica stesso, il 25 luglio 2012 a Firenze, per cercare di ricomporre tale situazione conflittuale nelle relazioni sindacali, ed in tale occasione è stato ribadito che per problematiche comuni a tutti i lavoratori della DID gli incontri sindacali devono essere interregionali e quindi con la partecipazione anche delle OO.SS. della Sardegna in video conferenza.
Ciò si ricorda solo per rappresentare che c’è stata continuità nel comportamento del Direttore Interregionale nel non rispettare le corrette relazioni sindacali.
Alla luce di quanto sopra, rilevato che è ancora in essere la richiesta inoltrata da tutte le sigle sindacali delle regioni Toscana, Sardegna e Umbria e dalle medesime nel lontano 11 dicembre del 2012, sollecitata anche il 21 gennaio 2013, di convocazione di un tavolo congiunto al fine di chiarire i seguenti aspetti:
- organizzazione degli uffici delle Dogane;
- turni;
- pausa pranzo obbligatoria in caso di prolungamento del turno;
- formazione;
- missioni;
- disponibilità del mezzo proprio, utilizzo come persona trasportata del mezzo guidato da personale non in possesso di patente da “autista”;
- buoni pasto;
- straordinario;
- orario di lavoro;
- interpelli/non interpelli per incarichi di responsabilità;
- valutazione costi/benefici relativi all’istituzione di una struttura ad hoc per la liquidazione e il controllo delle tabelle di missione;
- richiesta di informazioni in merito alla individuazione e conseguente remunerazione delle posizioni organizzative anno 2011 all’interno delle Aree e Distretti della Direzione Interregionale e sull’installazione delle telecamere presso la sede di Cagliari,
tutti aspetti importanti ed in gran parte oggetto di disposizioni da parte della Direzione Interregionale, aventi effetto restrittivo sull’operatività dei funzionari in servizio presso gli Uffici delle Dogane (e sulla cui legittimità si nutrono fondati dubbi e perplessità),
Abbiamo quindi inviato una richiesta unitaria di incontro urgente al Direttore Centrale e al Responsabile delle Relazioni Sindacali che potete scaricare in fondo alla pagina.