Si è svolta oggi in Piazza Prefettura a Catanzaro, davanti al Palazzo che ospita gli uffici del Governo, una manifestazione di lavoratori del pubblico impiego organizzata unitariamente da tutto il sindacalismo di base , CUB, COBAS e SDL. Calabresi.
La manifestazione, svoltasi contemporaneamente in tutta Italia (a Roma, Venezia, Firenze, Napoli, Chieti, Potenza, Palermo) e a quelli delle associazioni degli industriali (Milano, Torino, Genova, Vicenza, Bologna), ha messo in evidenzia con chiarezza l’intento dei lavoratori di passare all’attacco per rivendicare salario, sicurezza sul lavoro, lotta alla precarietà e continuità del reddito, democrazia nei luoghi di lavoro, difesa del sistema pensionistico pubblico e una nuova scala mobile.
Una nutrita rappresentanza di lavoratori, ha distribuito ai passanti e agli utenti documenti che spiegano come le condizioni dei lavoratori pubblici, dipinti come dei fannulloni e privilegiati, siano, invece ormai, arrivate allo stremo.
Durante la manifestazione, che ha visto circa 200 partecipanti in piazza Prefettura, una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Dott.ssa Pino. Nel corso dell’incontro è stato consegnato la piattaforma unitaria e ha richiesto un tavolo permanente di consultazione con le tre organizzazioni Confederali La delegazione sindacale ha inoltre posto con forza il problema dei diritti e della democrazia sindacale che in Calabria è ancor di più marcata, ampiamente restrittiva e impedisce infatti a chi non firma i Contratti nazionali di poter partecipare ai livelli successivi di contrattazione. Esempio lampante e sindacalmente antidemocratico è la situazione creatasi all’azienda A.M.C. (trasporti pubblici) di Catanzaro dove la CUB è ampiamente rappresentativa, oltre un terzo di iscritti, ma esclusa dalle trattative.