Martedì 14 maggio è stata richiesta la forza pubblica per eseguire lo sfratto di una donna di 71 anni, assistita dai servizi sociale, alla quale è stato diagnosticato il morbo di Parkinson ed è in cura presso PTV Tor Vergata.
L’anziana signora vive con una pensione minima ed ha accumulato una morosità a causa dell’assurdo aumento del canone di affitto richiesto dall’INPS, portato a 600 euro mensili quando la sua pensione è di 500.
Un atto scellerato, ancora più grave se viene attuato da un Ente pubblico preposto per l’assistenza sociale, che avviene in una città come Roma dove l’emergenza abitativa si sta sempre di più aggravando e i più colpiti sono i poveri verso i quali non viene messa in campo nessuna politica abitativa adeguata da parte del governo.
Ma la scelta dell’Istituto di previdenza sociale di procedere con decine di sfratti degli inquilini più deboli, ai quali doveva essere applicata la regolarizzazione contrattuale in attuazione di una norma di legge del 2014, risulta ancora più inquietante, rivolta in particolare contro la città di Roma, se si considera l’approvazione del piano casa di Roma Capitale, che prevede l’intervento del Comune a tutela di questi casi.
Il Comitato Inquilini dell’INPS e ASIA-USB si oppongono con forza contro questo comportamento irresponsabile e invitano le personne solidali a mobilitarsi martedì 14 maggio dalle ore 8,00 in via Calpurnio Fiamma 148 e partecipare al picchetto per impedire l’ennesimo atto di ingiustizia contro chi vive una vita di precarietà.
Asia- USB