Roma conosce da tempo un'emergenza abitativa rilevante.
Una situazione che è peggiorata con la crisi pandemica e che vedrà migliaia di persone a rischio sfratto, sgomberi o pignoramento al termine delle tutele e dei blocchi messi in campo causa covid-19.
Eppure nella capitale insistono centinaia di stabili e decine di migliaia di alloggi inutilizzati.
Il riuso di ciò che esiste senza nuovo consumo di suolo è l'orizzonte verso il quale è necessario muoversi.
In tal senso bisogna dare inizio ad una nuovo piano di edilizia pubblica che preveda il recupero del patrimonio sfitto (a partire dalle case e dagli stabili delle grandi proprietà o quelle degli enti previdenziali e assicurativi o dei piani di zona) una nuova stagione per il diritto all'abitare.
L'esperienza di via Bibulo rappresenta un patrimonio importante di tutela sociale e di lotta alla rendita immobiliare.
Una realtà che non va cancellata ma difesa e consolidata.