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Roma. Convegno "NON UN POSTO QUALSIASI" - Video integrale del convegno

Roma,

Si è tenuto sabato 9 ferraio 2013, a Roma, il convegno, organizzato dalla USB, sulle politiche educative e scolastiche a Roma e nel Lazio.

 

“NON UN POSTO QUALSIASI”
Bambine e bambini dei nidi e delle scuole



Grande partecipazione delle lavoratrici dei nidi e delle scuole dell’infanzia e dei genitori al convegno organizzato da USB che si è svolto sabato 9 febbraio, presso la sala della Protomoteca.


L’iniziativa ha visto come protagonisti le lavoratrici dei nidi e delle scuole, le precarie, i genitori e rappresentanti della società civile.


Tanti i temi trattati e tutti mirati a difendere la complessa identità educativa dei nidi e delle scuole, l’intreccio delicato delle relazioni. 


Toccanti le testimonianze delle educatrici dei nidi privati e delle precarie che lavorano per i nidi e le scuole del comune di Roma, le quali hanno evidenziato una situazione di gravissimo disagio che mortifica il loro ruolo e impedisce di svolgere a pieno la funzione educativa.


Dati alla mano, sono stati evidenziati alcuni dei veri sprechi nella gestione dei nostri servizi, ed è emerso un quadro allarmante: sprechi legati al cibo ed al materiale didattico, impianti fotovoltaici e solari installati ma inattivi, impianti di irrigazione montati e non funzionanti, piani di manutenzione ordinaria che non garantiscono tutte le condizioni di sicurezza, incolumità e salute, sia per le lavoratrici che per i/le bambin@.


Alla politica è stato chiesto, oggi, a elezioni imminenti, di impegnarsi seriamente e con più chiarezza, per salvaguardare la qualità di questi servizi essenziali per la cittadinanza e per fermare  i processi di privatizzazione, partendo da alcune urgenze non più rinviabili:


- abrogare l’articolo approvato in assestamento di bilancio dalla Regione Lazio che ha aumentato il rapporto educatrice bambino e riduce le metrature per ogni bambino


- Assicurare percorsi di stabilizzazione del precariato, mettendo a norma il diritto all’assunzione dopo tre anni di servizio, anche attraverso procedure concorsuali riservate


- La messa a norma e la riapertura di tutti i nidi e tutte le scuole ancora chiuse e la reinternalizzazione dei servizi affidati ai privati


- Bloccare il bando delle mense del Comune di Roma Capitale ed attivare un percorso partecipato con le lavoratrici ed i genitori, che riporti il biologico ed il km 0 al centro dell’alimentazione dei bambini e delle bambine che frequentano i nostri servizi educativi e scolastici


- Ripristinare il diritto degli A.E.C a consumare il pasto in mensa
Impegnarsi inoltre a lavorare  per una legge nazionale 0/6 che ponga i nidi come primo livello del sistema pubblico della formazione e dell’istruzione della persona, affrancandoli dai servizi a domanda individuale.

 

Dove prendere i soldi?


Eliminando i piccoli, grandi, veri sprechi delle amministrazioni locali, insopportabili ormai per tutti.


O ancora eliminare quelle oltraggiose, sostanziose prebende, come ad esempio l’Ausiliaria, quella inutile indennità speciale concessa agli alti ufficiali che lasciano il servizio e che nel 2013 ci costerà 431 milioni di euro, soldi che davvero permetterebbero di investire sul futuro del nostro paese.


Queste le richieste ma non solo perché la giornata ha avuto un grande valore;
tante donne, educatrici, insegnanti della scuola d'infanzia, precarie, titolari, genitori, cittadini, che si sono visti, guardate in faccia e sentiti uniti.
Tanta energia, unità e determinazione a lottare

PERCHÉ I SERVIZI EDUCATIVI NON SONO UN POSTO QUALSIASI!