La vertenza dei lavoratori Coop della Campania è l’esempio della riappropriazione di sovranità degli stessi sulle burocrazie sindacali che, in complicità con Unicoop Tirreno, hanno tentato di svendere ad un privato la storia della cooperazione in Campania, i diritti dei lavoratori ed il concetto stesso di democrazia.
Dopo aver abbattuto il muro di omertà che copriva la trattativa grazie alla partecipatissima conferenza stampa, trasformatasi in assemblea, del 19 novembre 2012 indetta dall'USB Lavoro Privato a Napoli che ha fatto emergere le contraddizioni della COOP in Campania, si sono susseguite iniziative e scioperi senza sosta, (emblematica fu la protesta a Piazza Plebiscito in coincidenza con l’inizio dello shopping natalizio che ha trasformato la festa in protesta). Alla fine di questo percorso di lotta i lavoratori, accompagnati da USB Lavoro Privato, hanno preteso un Referendum sul piano industriale.
Il risultato del referendum ha visto la vittoria schiacciante dei non approvo con oltre il 90% ed ha fatto emergere la complicità delle organizzazioni sindacali concertative con i piani aziendali e il loro totale abbandono di una qualsiasi prospettiva di conflitto. Tutto già visto alla FIAT, solo che qui la stragrande maggioranza, seguendo le indicazioni dell’USB ha detto NO.
Questo risultato ci dice anche che i lavoratori, se vengono messi in condizione di scegliersi il proprio futuro, non si rassegnano alla politica della riduzione del danno ma hanno le qualità, l’energia e la determinazione per affrontare un percorso di lotta tesa alla salvaguardia dei diritti e del salario ed in grado di rigettare al mittente i piani industriali fatti sulla carne di chi lavora. L’ultima iniziativa organizzata da USB Lavoro Privato il 31 gennaio ha visto infatti radunarsi oltre centocinquanta lavoratori della Coop Campania sotto Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, ed ha ottenuto che una delegazione portasse all’attenzione dell’amministrazione comunale la vertenza.
Ora ci aspetta il convegno “ LE MANI SULLA COOP”, che si svolgerà giovedì 7 febbraio, dalle ore 10.30 a Napoli, presso la MGALLERY di Palazzo Caracciolo, in via Carbonara 112, a cui, tra gli altri, interverranno il sindaco De Magistris e l’assessore al Lavoro Panini, esponenti di Magistratura Democratica Napoli e dell’associazione Giuristi Democratici; l’ex assessore alle Politiche Sociali Sergio D’Angelo; il Professor Antonello Petrillo dell’Istituto Universitario S. O. Benincasa.
Il convegno arriva sull’onda delle forti mobilitazioni che hanno prodotto una partecipazione di massa, che nel commercio non si era mai vista, e del risultato schiacciante dei NO al piano industriale. Ci aspettiamo che le amministrazioni e le associazioni prendano posizione e dimostrino il loro interesse alla sorte dei lavoratori e delle lavoratrici della Coop Campania e del concetto stesso di cooperazione sul territorio.
USB Lavoro Privato sa bene da quale parte stare e continuerà ad essere accanto alle donne e agli uomini protagonisti di questa importante vertenza con l’unico obbiettivo di mantenere sul territorio la cooperazione e la buona occupazione. Noi al “piano industriale” abbiamo detto NO e ribadiamo con forza che l’unico piano industriale che siamo disposti a valutare è quello cooperativo.