Dopo le incessanti mobilitazioni delle nostre strutture in Campania che vanno avanti ormai da mesi, dopo il convegno “Le mani sulla Coop” e l’incontro con l’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumatori, l'USB Lavoro Privato si presenta alle assemblee soci e pone 10 domande al CdA Unicoop Tirreno, di cui ha già chiesto le dimissioni.
Le assemblee dei soci che hanno potere di controllo sulle attività cooperativistiche e che si sono svolte negli Ipercoop di Quarto (per il distretto di Napoli) e di Avellino, hanno bocciato la cessione al gruppo casertano Catone degli ipermercati di Afragola, Quarto e Avellino e dei supermercati di Napoli-Arenaccia e di Santa Maria Capua Vetere.
I soci non si sono limitati a bocciare il piano industriale, che prevede l’abbandono della Campania da parte della cooperativa e il passaggio dei 700 addetti, delle merci e dei mezzi alla Catone Group, specializzata nel trasporto su gomma. Durante l’animata assemblea di Quarto i componenti del CdA del distretto di Napoli sono stati di fatto sfiduciati dai partecipanti a causa del voto favorevole del CdA alla cessione al gruppo Catone.
I lavoratori della Coop Campania incassano un altro punto a loro favore, dal peso soprattutto politico; se tutto questo si somma al referendum aziendale voluto fortemente da USB e dai suoi rappresentanti da cui è emerso il netto no all’operazione che Unicoop vuole portare a termine, all’Azienda non rimane che tornare sui propri passi e cercare una soluzione alla vertenza che rimanga all’interno del movimento cooperativo.
USB proseguirà, con l’impegno profuso dai suoi delegati, a mantenere alta l’attenzione sulla vertenza con l’unico obbiettivo di conservare sul territorio la cooperazione e la buona occupazione.