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USB scrive al Ministro dell'Economia e delle Finanze

Roma,

Abbiamo scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze per riportare l’attenzione sulla situazione dei lavoratori delle Agenzie Fiscali nel momento in cui, almeno formalmente, tutti dichiarano di voler fare la lotta all’evasione fiscale.

 

In un paese in cui l’evasione fiscale costa 160 miliardi di euro ogni anno e la corruzione pesa sul bilancio statale per oltre 60 miliardi di euro l’anno, il Governo si presenta alle istituzioni europee annunciando riforme che costeranno lacrime e sangue ai lavoratori pubblici, si taglieranno servizi ai cittadini e 85.000 dipendenti pubblici verranno messi in mobilità.

 

Tutto ciò è previsto dal piano Cottarelli, l’unica incognita è il momento in cui questo scatterà e probabilmente ciò non avverrà prima delle elezioni europee.

 

Ci dobbiamo aspettare un ulteriore attacco alle nostre retribuzioni e ai nostri diritti, in nome del risanamento si continuerà a tagliare la spesa pubblica e quindi i servizi forniti ai cittadini privatizzando servizi essenziali rendendoli inaccessibili alle masse popolari.

 

Naturalmente questi tagli stanno già interessando il nostro comparto in cui in nome della spending review si mette un tetto al salario accessorio con un taglio di decine di milioni di euro, si bloccano le progressioni economiche e i passaggi di Area, non si assumono gli idonei, si continuano a chiudere i piccoli uffici, dopo aver soppresso negli anni scorsi due agenzie su quattro. Per non parlare dei blocchi contrattuali e della riforma delle pensioni.

 

Le lavoratrici e i lavoratori delle agenzie sanno bene quanto tutto ciò non serve a nulla, sanno bene che è possibile fare una spending review che non attacchi il loro reddito ma che al contrario investa su di loro per recuperare miliardi di evasione fiscale, sanno bene di essere una risorsa importante per questo Paese, e sanno quanto le riorganizzazioni e le chiusure degli uffici non comportino alcun vero risparmio mentre arrecano ingenti danni ai cittadini.

 

Occorrerebbe, anche nelle Agenzie Fiscali, colpire i veri sprechi, andare a cercare nella galassia delle partecipate (SOGEI, So.Se, Equitalia) che vengono profumatamente pagate per servizi che mantenuti all’interno del settore pubblico costerebbero molto meno, occorrerebbe investire sulla macchina fiscale per rafforzare l’azione di contrasto all’evasione e per migliorare i servizi ai contribuenti. Per questo è necessario valorizzare il personale e procedere ad un nuovo piano di assunzioni.

 

Occorrerebbe ridurre la forbice retributiva tra noi e i nostri dirigenti che negli ultimi anni si è allargata in modo vergognoso.

 

Occorrerebbe una corretta politica del personale che non punti semplicemente ad implementare incarichi dirigenziali, posizioni organizzative e incarichi di responsabilità al di fuori di ogni esigenza organizzativa ma che miri a garantire la tenuta delle retribuzioni di tutti i lavoratori.

 

Con questa lettera abbiamo chiesto anche certezza dei fondi per il salario accessorio dei lavoratori, ben sapendo però che è necessario un cambio di passo: BASTA con la vecchia politica del personale delle Agenzie e delle OO.SS. che in questi anni hanno firmato accordi che hanno depauperato la busta paga della gran parte del personale a favore dei pochi investiti direttamente dalla dirigenza abbiamo già cominciato la mobilitazione in piazza il 14 marzo e la proseguiremo con una giornata specifica per le Agenzie Fiscali nel mese di maggio per rimettere al centro del fisco le lavoratrici ed i lavoratori.

 

Scarica in fondo alla pagina la lettera inviata al Ministro dell'Economia e delle Finanze