Breve resoconto, da parte di RdB, dell’incontro di oggi, lunedì 30 marzo, delle organizzazioni sindacali regionali delle Entrate con il Direttore dell’Agenzia delle Entrate in occasione della sua visita nell’ufficio di Venezia 1.
Il Direttore ha esordito dicendo che ci sono buone notizie sul fronte del salario accessorio 2008, infatti sembra che sia tutto sbloccato e che quindi a breve inizieranno le trattative per la ripartizione delle somme.
A questo proposito siamo costretti a riportare tutti alla dura realtà. Le dichiarazioni dell'amministrazione devono infatti essere ben interpretate: l'articolo 7-bis del decreto milleproroghe - nella sua ultima versione emendata il 23 marzo scorso - fissa il termine del 30 giugno per il ripristino dei fondi aziendali, ma riafferma che le somme tagliate con la manovra d'estate del 2008 (legge 133/2008 di conversione del decreto Brunetta) non verranno restituite; ciò significa che se non riusciremo a reintegrare i fondi aziendali ci troveremo un salario accessorio drasticamente ridotto (mentre i carichi di lavoro aumentano...).
Tutte le sigle poi, hanno chiesto garanzia di essere parte attiva nel discorso della riorganizzazione e il Direttore ha affermato che cercherà di coinvolgere tutti ma che: ”quando ci sono dei cambiamenti bisogna anche affrontarne le conseguenze”.
L'amministrazione ha affermato di essere a conoscenza che la situazione logistica di Venezia è particolare e quindi, per quanto riguarda la istituenda sede della Direzione provinciale, se ne parlerà più avanti.
Il nostro sindacato ha anche portato la richiesta della stabilizzazione di tutti i precari e il dr. Befera ha risposto che è il primo a credere nei giovani e che cercherà di fare il possibile per stabilizzarli tutti… “anche se deve fare i conti con il bilancio, considerato il fatto che il budget a disposizione dell’Agenzia continua a diminuire”.
Come RdB, poi, abbiamo consegnato il nostro documento.
Tante belle parole… ora vogliamo i fatti ossia:
1. un accordo quadro sulla riorganizzazione e ad una discussione seria sui piani aziendali;
2. vogliamo Mestre come sede della Direzione Provinciale per la Provincia di Venezia perché è più accessibile per i lavoratori e l’utenza;
3. chiediamo la stabilizzazione di tutti i precari, tirocinanti inclusi.