Questa mattina l'AS.I.A. e gli inquilini di via Pincherle 153/169 hanno impedito all'ufficiale giudiziario e alla forza pubblica di eseguire uno sfratto ai danni di una donna - con una morosità precedente- che abita in uno degli appartamenti venduti a terzi da Giacomazzi.
L'episodio di oggi, che si è concluso con un rinvio a 20 giorni, pone due questioni centrali: l'esecuzione degli sfratti per morosità, che ci dimostra una realtà differente da quella rappresentata dal prefetto a proposito dell'indisponibilità di forza pubblica fino al 7 giugno e la questione dei rogiti, che va affrontata prioritariamente perché quello di stamattina è il primo di una serie di interventi che si susseguiranno ai danni dei 17 inquilini i cui appartamenti – messi in vendita da Fata prima e da Giacomazzi poi - sono stati acquistati da terzi.
A pochi giorni dalla conclusione positiva della trattativa per l'acquisto da parte dell'Ater di 106 alloggi, chiediamo al prefetto e alle amministrazioni comunale e regionale di tutelare gli inquilini le cui case sono state vendute a terzi e per questo stiamo già chiedendo un incontro con il delegato del sindaco per l'emergenza abitativa -Visconti- e con l'assessore alla Casa della regione Lazio -Di Carlo.