Ieri, 14 ottobre, il ministro Sacconi ha annunciato un disegno di legge per vietare lo sciopero nella pubblica amministrazione e nei servizi.
Il progetto di legge prevede l’obbligo di referendum preventivo, la schedatura di chi aderisce allo sciopero e lo sciopero “virtuale” (si lavora con una fascia al braccio e stipendio trattenuto).
Questo disegno di legge arriva proprio nel momento in cui il governo si appresta a scaricare sui lavoratori e le loro famiglie i costi della crisi economica-finanziaria in atto.
Un fatto questo che non potrà che generare moltissimi conflitti nel mondo del lavoro e per questo il governo intraprende una sorta di guerra preventiva per disarmare i lavoratori.
Ciò avviene mentre la cisl e la uil tendono la mano al governo dichiarando la loro disponibilità a revocare il loro sciopero della scuola annunciato per il 30 ottobre e quelli regionali di pubblico impiego.*
Di fronte all’ennesima provocazione del governo e al tentativo di addomesticare la protesta da parte dei sindacati concertativi, non possiamo che rispondere con una straordinaria partecipazione allo sciopero del 17 ottobre.
TUTTI IN SCIOPERO IL 17 OTTOBRE
Tutti alla manifestazione nazionale a Roma
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Roma, 13 ott. (Adnkronos) - ''Abbiamo programmato gli scioperi della scuola e del pubblico impiego per motivi puramente sindacali. Ovviamente, se il governo ci convocasse rapidamente per una soluzione, gli scioperi non si fanno per il piacere di farli, potremmo revocarli''. Lo ha affermato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti.
"In un momento di crisi economica come questo, siamo disposti a rinunciare allo sciopero contro la riforma della scuola, purché Berlusconi ci convochi". Il segretario della Cisl Bonanni, usa i microfoni di Domenica in per lanciare il messaggio al governo.