L'assemblea nazionale di Bologna delle delegate e dei delegati di USB logistica da corpo, con entusiasmo e determinazione, al percorso che struttura l'organizzazione nazionale, con l'approvazione del consiglio nazionale e del coordinamento.
Cresce il segmento economico della logistica che, nei disastri di pandemie e guerre, trova le strategie per aumentare i profitti. Lo fa sia ristrutturando architettura e organizzazione del lavoro, sia aumentando lo sfruttamento dei lavoratori mediante incremento di carichi e volumi di lavoro, flessibilizzazione e aumento del tempo di lavoro, precarietà, autoritarismo. Una tendenza, questa, che viene fatta passare con la subalterna acquiescenza di CGIL-CISL-UIL e del loro vergognoso rinnovo contrattuale di settore.
Ma all'arroganza padronale si contrappone la resistenza operaia, che sta praticando con ostinazione un nuovo ciclo di lotte per rivendicare più salario, meno fatica, più sicurezza e rispetto della dignità e dei diritti.
L'assemblea bolognese ha quindi posto al centro il tema dello "strumento" di difesa operaia: l'organizzazione.
Un'organizzazione fondata sulla centralità del ruolo dei delegati di magazzino quali rappresentanti degli interessi collettivi, esempio di coerenza, competenza, abnegazione, onestà.
Un'organizzazione che unisce ciò che i padroni hanno tutto l'interesse a mantenere diviso unendo nei coordinamenti le diverse filiere, i territori, I differenti settori (driver, camionisti, guardianie, logistica alimentare, delle produzioni, della moda...).
Alla assemblea hanno portato il loro significativo contributo il coordinamento dei portuali di USB e la new entry dei camionisti: un gemellaggio di classe che ci consente di dire "se ci fermiamo noi, d'ora in poi si ferma l'Italia".
A Bologna ha fatto un ulteriore passo in avanti il sindacato onesto, capace di leggere la realtà, lottare per cambiarla in meglio perché sa esprimere il punto di vista operaio: quello che Riadh definiva "il sindacato che non va a cena col padrone".
Il 29 marzo anche lavoratrici e lavoratori dei magazzini della logistica saranno a Roma per il salario, contro il riamo e le politiche di guerra di Governo Meloni ed Unione Europea.
USB LAVORO PRIVATO SETTORE LOGISTICA