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Comunicati USB Pubblico Impiego

ATTO INTIMIDATORIO A FOGGIA CONTRO MEDICO INPS. PRESIDI DI LEGALITA' IN TERRITORI DIFFICILI

Nazionale,

Comunicato n. 79/19

La mattina del 29 agosto ignoti hanno dato alle fiamme l’automobile di un medico convenzionato con l’INPS facente parte della commissione di verifica in materia d’invalidità civile. Nel rogo doloso è andata distrutta anche l’automobile di un infermiere parcheggiata di fianco a quella del medico.

Un atto dichiaratamente intimidatorio, probabilmente collegato all’esito di qualche richiesta di riconoscimento dell’invalidità civile, che nei territori del sud Italia e non solo ha spesso assolto alla distorta funzione di ammortizzatore sociale. A Foggia ancora oggi l’esame in prima istanza della richiesta d’invalidità civile è demandato alla ASL e sull’INPS pesa un alto numero di revisione dei verbali. Anche in quel territorio bisognerebbe attivare la convenzione per il passaggio all’INPS della gestione totale dell’invalidità civile.

Una provincia con il più alto numero di contenzioso legale, dove lo sfruttamento dei lavoratori, specialmente in agricoltura, è ordinaria amministrazione. La USB da alcuni anni sta tentando di organizzare i braccianti costretti a vivere in tendopoli di fortuna, reclutati da caporali senza scrupoli e costretti a spezzarsi la schiena per dodici ore per una paga di venti/venticinque euro al giorno. Un territorio dove le truffe in agricoltura ai danni dell’INPS sono all’ordine del giorno, dove la malavita organizzata la fa da padrone e dove chi cerca di far rispettare la legge rischia di pagare un caro prezzo, mettendo a rischio la propria incolumità e quella dei propri familiari.

E’ in un tale contesto sociale che è maturato il vile atto nei confronti del medico e dell’infermiere dell’INPS, ai quali va la nostra totale solidarietà, il pieno sostegno e il riconoscimento del coraggio ad operare in condizioni estremamente difficili.

La sicurezza è sicuramente una priorità, ma in territori come quelli di Foggia per determinare una svolta bisogna ripartire dal far sentire la presenza dello Stato e delle istituzioni a fianco di chi rappresenta un presidio di legalità e di rispetto delle norme comuni. USB continuerà a fare la propria parte in quella direzione.