L’esecutivo nazionale della USB Pubblico Impiego INPS ha convocato il 13 e 14 settembre il Coordinamento nazionale dei delegati USB dell’Istituto. Due giorni nei quali approfondire l’esame dell’attuale fase politica e delle problematiche tuttora irrisolte.
Una fitta agenda di argomenti:
- la soluzione definitiva al problema del mansionismo;
- il giusto inquadramento di tutto il personale;
- il mancato avvio delle selezioni per i passaggi di area e per i passaggi economici interni alle aree;
- la salute e la sicurezza dei lavoratori;
- il ruolo dell’INPS e gli attuali vincoli normativi e contrattuali;
- il numero di lavoratrici e di lavoratori indispensabili per far funzionare l’Istituto e le professionalità necessarie;
- il progetto di riorganizzazione presentato dal presidente e dal direttore generale nella riunione dei dirigenti dello scorso 10 settembre;
- il blocco del Contratto integrativo 2018 ancora ostaggio dei ministeri vigilanti;
- il mancato avvio della contrattazione integrativa relativa al 2019;
- il ruolo del TEP e la difesa della contrattazione integrativa;
- il finanziamento delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità;
- l’utilizzo delle risorse del Fondo di Ente;
- il riconoscimento della piena contribuzione in caso di part-time verticale ciclico;
- la contribuzione degli ex lsu;
- la formazione degli infermieri professionali;
- il riconoscimento della RIA agli ex insegnanti;
- il concorso a B1 ex INPDAP;
- ulteriori percorsi di mobilità interna e tra profili professionali.
Non è un elenco esaustivo, nonostante sia già abbastanza lungo con gli argomenti riportati. Purtroppo i problemi che rimangono senza soluzione sono molti e negli ultimi quindici anni chi ha guidato l’INPS ha pensato più al proprio tornaconto che al bene collettivo. Oggi la situazione è diversa, oggi a guidare l’Istituto c’è un presidente attento alle problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori e disposto a metterci la faccia. Le intenzioni sono buone, ma servono risposte concrete.
Nel Coordinamento nazionale, insieme alle delegate ed ai delegati delle sedi territoriali, cercheremo di mettere a fuoco una piattaforma di proposte e di lotte che favorisca il raggiungimento degli obiettivi condivisi, una piattaforma non contro qualcosa o qualcuno ma a favore di un progetto di rilancio dell’Istituto e di soluzione dei problemi.