Riuscita la mobilitazione nazionale per i diritti dei lavoratori migranti: in 15 città rappresentanti di lavoratori migranti, delegati sindacali di USB, esponenti di associazioni ed organizzazioni politiche hanno manifestato richiedendo la regolarizzazione e il permesso di soggiorno per tutte e tutti, rivendicando migliori condizioni per il rilascio della documentazione relativa alla cittadinanza, all’accesso ai conti correnti, alla tessera sanitaria, alla residenza.

Molti interventi hanno sottolineato la necessità dell’abrogazione della Legge Bossi fini, sono state ricordate le migliaia di morti nel Mediterraneo, come le vittime della strage di Cutro, ma anche i numerosi lavoratori morti nei posti di lavoro, vittime di razzismo e sfruttamento.

In molte città le Prefetture hanno ricevuto le delegazioni dei manifestanti, a differenza del Viminale, a cui era stata inviata richiesta di incontro fa già da numerosi giorni.

La chiusura del Ministero dell’Interno al dialogo e alle richieste del sindacato e delle comunità su problemi che riguardano milioni di persone, oggi in Italia, è la ennesima dimostrazione del livello di indifferenza che questo Governo ha per le istanze della gente.

A Roma, alla presenza di più di 300 persone, la manifestazione si è conclusa con l’impegno di un rilancio a breve della mobilitazione per il riconoscimento dei diritti di tutte e tutti i lavoratori migranti.

NON POSSIAMO PIU’ ASPETTARE

Usb Migranti