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Industria

Firmata la cigs in Adi. Quasi 400 unità in meno e premio di produzione, un accordo di cui possiamo ritenerci soddisfatti

Nazionale,

Quasi 400 lavoratori in meno complessivamente: abbiamo chiuso su questi numeri la trattativa, riuscendo ad ottenere una flessione delle unità lavorative coinvolte nella Cigs che fa data dal 1° marzo scorso per 12 mesi. Il direttore generale di Adi Claudio Picucci ha illustrato il seguente quadro: il massimo è fissato su 3.062 unità lavorative. Per lo stabilimento di Taranto, sul quale ovviamente ricade la maggior parte del peso, proporzionalmente ai lavoratori impiegati, si registra a valle della trattativa odierna un calo di 275 unità.
Guardando ai numeri di tutti i siti, il dato della cassa integrazione precedente era fermo ai 4.050, mentre per quel che concerne questo nuovo accordo, si era partiti dagli iniziali 3.420 per passare ai 3.200 comunicati venerdì scorso, e per arrivare agli attuali 3062 presentati oggi. I numeri sono distribuiti tra gli stabilimenti in questo modo: 2.680 Taranto, 15 Racconigi, 10 Legnano, 115 Novi Ligure, 25 Marghera, 190 Genova, 18 Milano, 9 Paderno.  
Per quel che concerne il premio di produzione, sarà garantito al fine di attenuare l’impatto del ricorso alla cassa, secondo un determinato schema che sarà conseguente rispetto ai volumi di produzione di Taranto, e dunque: 1% del valore annuo della paga base per volume almeno pari a 3 Mton di acciaio prodotta, 2% fino a 3,5 Mton, 3% fino a 4 Mton. Nel momento in cui si definirà la cessione degli impianti il premio sarà ricalcolato in base ai volumi di acciaio prodotto sino al momento.
Non possiamo che apprezzare il balzo in avanti fatto negli ultimi giorni, e durante l’incontro odierno, dall’azienda che nell’incontro di oggi ha ulteriormente limato il numero massimo dei cassintegrati.  
Abbiamo intanto registrato il fatto positivo rappresentato dalla convocazione del confronto a Palazzo Chigi per martedì 11 marzo, quando andremo ad approfondire ulteriormente i temi legati alla cessione degli asset al nuovo investitore.
Usb ribadisce che vanno tenuti insieme i diversi aspetti della vertenza, quindi la tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente, e quella dei posti di lavoro, diretti, indiretti e Ilva in As.

Usb Industria