RESIDUI 2015
Nei giorni scorsi i componenti USB della commissione tecnica benefici socio-assistenziali, sapendo che già dal mese di febbraio erano disponibili i conteggi relativi ai residui 2015, hanno informalmente sollecitato, alla dirigente dell’area, un incontro per la definizione della loro ridistribuzione, sottolineando quanto sia rilevante, per i lavoratori in attesa, avere in busta paga eventuali integrazioni di rimborsi di spese effettuate ormai 3 anni fa.
Dopo questa nostra richiesta l’amministrazione ha inserito l’argomento all’ordine del giorno della prossima convocazione del tavolo sindacale.
La USB ha lavorato con impegno in questi anni affinché non si ripetesse più quanto accaduto nelle gestioni precedenti durante le quali i residui o venivano distribuiti unilateralmente senza nessuna consultazione con le OO.SS. o addirittura andavano al risparmio perché non distribuiti per niente.
L’insistenza della USB ha reso inoltre possibile superare il blocco contabile che impediva lo spostamento dei residui da una finalità ad un’altra, delle somme eccedenti. Blocco che l’amministrazione sosteneva fosse tecnicamente impossibile. In questo modo oggi, grazie alla USB, c’è la possibilità a fine anno, di spostare i residui verso gli eventi che risultano aver ricevuto domande superiori alla previsione.
Sappiamo che i residui, in riferimento all’anno 2015, sono abbastanza consistenti; la USB chiede di ripartire tali somme su tutte le domande risultate inevase per limite del budget stanziato in fase di previsione.
Chiediamo inoltre che con i residui:
1) vengano integrate le percentuali di rimborso per le cure odontoiatriche, la cui introduzione sperimentale delle fasce ha soddisfatto lo scopo prefissato di accogliere un maggior numero di domande abbassando la precedente franchigia dai 1.500 euro agli attuali €. 500,00, ma i rimborsi sono risultati troppo esigui per le spese affrontate.
2) venga corrisposto il sussidio straordinario per nascita figli a tutte quelle domande che erano state accantonate in quanto ritenute erroneamente incompatibili con l’assegno di natalità (bonus bebè) introdotto dalla legge di stabilità 2015.
BORSE DI STUDIO 2016
La USB è stata informata che circa 400 borse di studio relative al bando del 2016 risultano inevase per insufficienza del fondo che trova origine nella forte diminuzione subita nel 2016 dell’organico INPS con il pensionamento di molti lavoratori. Il fondo è passato da €. 20.124.398,64 dell’anno 2015 a €. 18.083,007 dell’anno 2016.
La USB propose di aumentare nel limite del possibile lo stanziamento dei fondi per la voce “Borse di Studio” ma la proposta non fu accolta.
A questo punto quando si tratterà di discutere i residui del 2016, chiederemo di destinare parte di queste risorse verso le borse di studio.