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Comunicati USB INPS Coordinamento Nazionale

BISOGNA FERMARLI. BISOGNA MANDARLI A CASA E RIPRENDERCI IL NOSTRO FUTURO.

Nazionale,

Ringraziamo quanti nei giorni scorsi hanno voluto aderire alla campagna d'iscrizioni dell'USB. C'è tempo fino al 31 dicembre per iscriversi e far aumentare così il peso dell'USB, poiché a gennaio saranno contate le iscrizioni e trasmessi i dati all'Aran per il calcolo della rappresentatività, che sarà definita sulla base anche dei voti ricevuti alle prossime RSU di marzo. Invitiamo a prendere posizione soprattutto le colleghe e i colleghi non iscritti ad alcuna organizzazione. Comunicato n. 63/11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SELEZIONI 2010, FINALMENTE LE GRADUATORIE.

 

Con messaggio N. 023736 del 14 dicembre sono state finalmente pubblicate le graduatorie finali delle selezioni interne con decorrenza 1° dicembre 2010.

Subito una considerazione: le selezioni rappresentano l’applicazione della prima parte dell’Accordo triennale di programma 2010-2012, lo afferma chiaro e tondo la stessa Amministrazione nell’oggetto del citato messaggio, smentendo chi ha tentato, con il Contratto integrativo 2010 prima e con quello del 2011 poi, di ridimensionare il valore dell’Accordo di programma, che abbiamo fortemente voluto e che è frutto, non lo dimentichiamo, di lotte sindacali unitarie nelle quali è spiccata la totale assenza della CISL.

 

SELEZIONI 2011.

 

Non ci sono scuse per il ritardo dell’amministrazione nella pubblicazione delle selezioni con decorrenza 1° gennaio 2011.

La priorità di queste selezioni e di quelle del 2012 deve essere di favorire la progressione economica all’interno delle Aree A, B e C.

Per i lavoratori mansionisti delle aree A e B si dovrà sfruttare ogni possibilità di riconoscimento della professionalità, con l’obiettivo di raggiungere il livello apicale dell’area ed allo stesso tempo è necessario continuare ad esercitare pressioni sull’amministrazione, e sul Direttore generale in particolare, per ottenere dai ministeri l’autorizzazione indispensabile ad effettuare i passaggi d’area in deroga al blocco del turn over ed alle norme previste dal DL 150/2009 (Riforma Brunetta).

 

ADEGUAMENTO DELLO STIPENDIO TABELLARE.

 

Il messaggio N. 023736 prevede che i passaggi con decorrenza 1° dicembre 2010 abbiano solo effetto giuridico, secondo quanto disposto dal DL 78/2010, che stabilisce il blocco degli stipendi dei lavoratori pubblici dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2013. Quella norma a nostro avviso non è conforme alla Costituzione e non può comunque essere applicata per i passaggi del 2010. Nei prossimi giorni presenteremo formale diffida all’Amministrazione perché proceda all’adeguamento dello stipendio tabellare al livello economico conseguito, altrimenti dopo le imminenti festività ci metteremo a disposizione di tutti i lavoratori dell’ente per la presentazione di ricorsi giudiziari per il riconoscimento economico del passaggio e non solo giuridico.

 

USB OCCUPA PER DUE GIORNI L’INPDAP.

 

Contro la norma dell’Art. 21 del decreto del governo Monti, che prevede la mobilità o, in alternativa, la cassa integrazione e il successivo licenziamento dei circa 700 lavoratori dell’INPDAP in posizione sopranumeraria che rischiano di non transitare negli organici dell’INPS, L’USB dell’INPDAP ha dato vita a due giorni di assemblee, proteste e occupazione della Direzione generale dell’ente di previdenza pubblica. L’iniziativa è stata ripresa dalla troupe della trasmissione televisiva di La7 “Piazzapulita”, andata in onda ieri sera, mentre ieri mattina i lavoratori dell’INPDAP organizzati con USB hanno protestato davanti al Ministero del Lavoro, in Via Veneto a Roma, riuscendo ad avere un breve scambio di battute con il Ministro Foriero in special modo sulla questione degli esuberi.

L’USB proseguirà nei prossimi giorni ad esercitare pressioni sul Governo e sulle Amministrazioni interessate per l’assorbimento da parte dell’INPS di tutto il personale dell’INPDAP, nessuno escluso.

 

NO MONTI DAY, L’USB CONTRO IL GOVERNO MONTI.

 

La manovra economica del Governo Monti, in queste ore in via d’approvazione da parte del Parlamento, non è emendabile ma va respinta in blocco, rifiutando senza tentennamenti l’idea di ulteriori sacrifici da parte dei lavoratori dipendenti, dei precari, delle famiglie a basso reddito.

L’USB ha scelto la giornata del 15 dicembre per portare la protesta in molte città, dal nord al sud del Paese. A Roma, a sfidare i divieti a manifestare del sindaco Alemanno, un corteo dell’USB non autorizzato è partito dalla scalinata di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna, come lo scorso 1° luglio, per arrivare fino a Palazzo Chigi, sede del Governo. I manifestanti hanno invaso Via del Corso al grido “Dopo il governo dei cialtroni ora il governo dei padroni. Dimissioni, dimissioni”. Le forze di polizia sono rimaste all’interno dell’emiciclo di Piazza Monte Citorio. Il corteo dell’USB è proseguito  ed ha raggiunto la manifestazione dei vigili del fuoco discontinui, organizzata dall’USB, che si stava svolgendo davanti al Parlamento.

A chi pensa che basti modificare qualcosa della manovra economica per renderla così più equa e digeribile, l’USB ha mandato a dire con l’iniziativa di ieri che equità significa cominciare a non far pagare più il debito a chi in questi anni ha già dato tanto, come i lavoratori dipendenti e quelli del pubblico impiego in particolare. Paghi adesso chi ha di più, paghino i banchieri, i padroni, gli speculatori.

Monti non è la cura ma la malattia, perché espressione di quella finanza che vuole imporre a livello europeo il pareggio di bilancio in Costituzione, la completa demolizione delle garanzie nel mercato del lavoro, lo smantellamento dello Stato sociale.

Alle azioni di questo governo non si può rispondere con uno sciopero di categoria ma con una grande mobilitazione generale. E’ quanto tenterà di fare l’USB con la costruzione dello sciopero generale del 27 gennaio 2012, perché dopo la manovra economica in corso di approvazione ce ne sarà probabilmente un’altra e poi un’altra ancora.

 

Bisogna fermarli.

Bisogna mandarli a casa e riprenderci il nostro futuro.