Ieri pomeriggio, in un cantiere di Hera a Castel di Casio, si è verificato un grave incidente sul lavoro: si è sfiorata un’altra strage.
Il bilancio e' di quattro operai ustionati, sembra nessuno in pericolo di vita: due di loro sono stati trasportati in elicottero all'ospedale Maggiore di Bologna, gli altri due sono ricoverati alla struttura ospedaliera di Porretta e successivamente al centro grandi ustionati di Parma
L'esplosione si e' verificata durante i lavori su una conduttura del gas e la memoria di tutti ricorre alla tragedia di San Benedetto del Querceto.
Due incidenti così ravvicinati sono molto di più di una coincidenza: è necessario un piano straordinario di verifica delle condizioni di sicurezza sul lavoro, su come vengono utilizzati e con quale tipo di controlli i tanti cantieri con personale in appalto e subappalto.
Le indagini sono in corso ma come sindacato possiamo comunque affermare che:
□ da parte di HERA c’è una “sottovalutazione” e un disimpegno sugli aspetti anche ordinari riguardo il tema della salute e sicurezza sul lavoro
□ questo comportamento è direttamente collegato sia alla costante “attenzione” alla riduzione dei costi, sia all’utilizzo di appalti e sub appalti.
Inoltre nei settori “destinati” alla esternalizzazione, l’azienda, per così dire, “tira i remi in barca” su manutenzioni e controlli.
Il problema della sicurezza va affrontato seriamente, a partire da una modifica di un modello di sviluppo distorto, basato sulla massima flessibilità del mercato del lavoro, sulla riduzione di costi per la prevenzione, su incrementi degli orari lavorativi e dei tempi di produzione, sul peggioramento della qualità della vita di chi lavora.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori coinvolti e richiediamo alla Direzione HERA di avviare urgentemente un piano straordinario che non si limiti al rispetto formale delle norme, ma entri nel merito dell’organizzazione del lavoro e del modello produttivo oggi orientato al rendimento finanziario.
RdB CUB Bologna