E’ nota la posizione della della R.d.B. P.I. in tema di valutazioni e pagelline. Non accettiamo una valutazione fatta dall’alto, che non tiene conto della scarsità dei mezzi, in un’amministrazione latitante sotto tanti profili: la formazione è inesistente, gli investimenti in sussidi tecnici – informatici carente, dove l’autonomia dei lavoratori è ridotta, poiché il lavoro è strettamente correlato a quello del magistrato e dell’utenza.
E per giunta, esprimere valutazioni oggi per il 2008 e il 2009, senza aver fissato obiettivi preliminari e strumenti scientifici di misurazione dei risultati, è del tutto fuori luogo e si presta ai più beceri clientelarismi: ciò invece accade al Ministero della Giustizia, dove i soliti sindacati collaborazionisti hanno firmato gli accordi sul FUA 2008 -2009, senza battere ciglio, nel giro di un paio di riunioni.
Da qui la pioggia di lamentele e la gragnola di ingiustizie, come se già non bastassero le quotidiane difficoltà in cui si imbattono i lavoratori.
A Palermo il delegato Sandro Cardinale è riuscito nell’esclusivo interesse di tutti i lavoratori – tesserati RDB/USB e non - a sventare il tentativo di applicare criteri restrittivi nella valutazione del personale che avrebbero visto solo una piccola parte di essi valutati in modo “più che adeguato”, e la quasi totalità in modo “adeguato”.
L’intervento tempestivo ed energico del nostro delegato - che ha argomentato in base ai giudizi lusinghieri ricevuti dalla Procura di Palermo in più sedi istituzionali – ha reso possibile un'inversione di rotta, grazie al quale è stato possibile che i lavoratori abbiano ottenuto la corretta e giusta valutazione “di più che adeguato” .
Ciò dimostra che è possibile un sindacato diverso, conflittuale, che guarda agli interessi dei lavoratori e non di quello dell'impresa o del padrone o del capodipartimento di turno.
Passa dalla tua parte, abbandona la concertazione e sostieni RdB/USB.