Preoccupati per il futuro dei servizi pubblici per il lavoro e del proprio futuro lavorativo gli operatori PRECARI dei servizi specialistici dei CSL e CESIL, si sono riuniti in assemblea alla presenza dei segretari regionali di categoria di CGIL, CISL, UIL e USB per condividere informazioni e formulare proposte in merito alla difficile situazione che si è venuta a creare.
Ad oggi non vi è alcun punto fermo e concreto per la prospettiva dei servizi e degli operatori, neppure ciò che hanno sancito le leggi. L’unica certezza sono la scadenza dei contratti al 31 dicembre 2011. Infatti, con l’ennesimo cambio alla guida dell’Assessorato regionale tutto sembra essersi fermato, nonostante le rassicurazioni da parte dell’Assessore regionale che dichiara una forte motivazione e interesse alla risoluzione della situazione. Inoltre, permane irrisolto il problema del rapporto con le province, l’esercizio delle proprie competenze come previste dalla legge, e quindi, in che modo si definisce la stabilizzazione del personale. In proposito anzi, è peraltro ulteriormente aumentata la confusione con l’ultima proposta avanzata dall’Assessore del Lavoro di far gestire questi servizi non più dall’Agenzia regionale del lavoro ma dall’Insar dove, ma non è chiaro come, dovrebbe essere stabilizzato il personale.
E’ ora di dire BASTA a questa politica dilatoria!
Pertanto, l’assemblea dei lavoratori e le segreterie regionali delle Organizzazioni Sindacali presenti, considerata la gravità della situazione e l’urgenza dei tempi in ragione delle imminenti scadenze chiedono nell’immediato alla Giunta Regionale:
1. il reintegro degli operatori dei CSL della Provincia Sassari;
2. la previsione dell’impegno di spesa per la proroga dei contratti e l’adozione di atti che consentano senza ambiguità il mantenimento in servizio di tutti gli operatori precari Csl e Cesil, fino alla definizione della necessaria riorganizzazione del sistema dei servizi per l’impiego regionale e alla conseguente stabilizzazione degli operatori.
In considerazione delle numerose difficoltà a prorogare presso le amministrazioni locali, L’Agenzia regionale per il Lavoro, quale attore istituzionale preposto del sistema dei servizi pubblici per il lavoro art. 4 L.R.20/2005, pare essere lo strumento più appropriato per attuare la cessione dei contratti allo scadere del 31 dicembre 2011.
Per queste ragioni l’assemblea regionale degli operatori Csl Cesil, decide di avviare un percorso di mobilitazione ad oltranza fino a conclusione della vertenza.
Il primo appuntamento utile è fissato per il giorno 8 novembre a Cagliari, a partire dal quale è convocato il presidio permanente e continuato fino all’11 novembre, fuori dal Consiglio Regionale, dove lavoratori si accamperanno 24h su 24h.
Giovedì mattina, 10 novembre, a margine del presidio una delegazione si sposterà presso l’Assessorato regionale al Lavoro, per essere ricevuta e presentare all’Assessore la propria proposta.
IL NOSTRO TEMPO è ADESSO!
BASTA PRECARIATO!
Confederazioni regionali CGIL - CISL - UIL - USB