A: Capo del Corpo Nazionale
Vice Capo Dipartimento Vicario
Ing. Gioacchino GIOMI
Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco ,
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Prefetto Bruno FRATTASI
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo Ufficio di Staff
Viceprefetto Roberta LULLI
Ufficio di staff del Capo Dipartimento
Ministero dell’Interno
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della Difesa Civile
Ufficio III Relazioni Sindacali – Capo Ufficio di Staff
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
Direzione Interregionale Veneto e T.A.A.
Ing. Fabio DATTILO
Prefetto di Padova
Dott. Renato FRANCESCHELLI
Comando Provinciale Vigili del Fuoco Padova
Ing. Vincenzo LOTITO
OGGETTO: Dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere lo sciopero Provinciale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche
La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del CNVVF chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore.
Il ricorso alla mobilitazione del personale Vigili del Fuoco, che si riserva di promuovere lo sciopero provinciale della categoria, è determinato da diversi fattori tra cui:
L’accordo nazionale concernente la disciplina delle attività di mantenimento e/o retraining del 6 agosto 2015 prevede siano le Direzioni Regionali ad organizzare tale attività, oltre ad imporre che sia svolta dal personale in servizio durante la normale turnazione.
Il Comando di Padova nei giorni scorsi ci ha convocato per illustrarci le modalità di svolgimento di dette attività ritenute, a parere della Scrivente, anomale e non conformi agli accordi nazionali.
La programmazione dei mantenimenti e/o retraining, oltre a distogliere significativamente personale turnista dal servizio ordinario di soccorso per transitare a turnazione giornaliera, sovraccaricherebbe lo stesso con orari di lavoro che sono contrari a direttive europee sugli orari di lavoro e alla legislazione italiana che detta tali normative, arrivando fino a 64 ore settimanali.
Sottrarre personale dal soccorso per consentire le attività illustrate impoverirebbe in modo irragionevole il dispositivo di soccorso, riducendo a 13 unità operative in servizio in sede centrale e garantendo una sola squadra completa per gli interventi di soccorso.
Riteniamo il tutto contrario agli accordi nazionali oltre a quelli locali sulla forza minima in servizio che vedrebbe in caso di un numero di operatori minore di 14, la chiusura del distaccamento di Abano Terme e questo avverrebbe sistematicamente per i turni notturni.
Come Organizzazione Sindacale notiamo che la problematica del depauperamento del servizio di soccorso tecnico urgente non venga tenuta in considerazione come se la salvaguardia fosse di secondo piano. Declassare la sede centrale a 13 unità significa non garantire in modo adeguato la salvaguardia della popolazione, la sicurezza degli operatori e la buona riuscita degli interventi di soccorso tecnico urgente.
Siamo di fronte al fallimento della formazione che sebbene debba essere svolta, incide in maniera non più accettabile sulla normale attività, oltre alla vita di ogni singolo lavoratore che si vedrebbe ricattato in quanto perderebbe le abilitazioni acquisite durante la carriera nel caso in cui non si prestasse a tale sopruso.
In ragione di quanto esposto, e di altro che ci riserviamo di esporre nella sede opportuna, dichiariamo lo stato di agitazione Provinciale e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente. Si ricorda l’impossibilità a compiere atti pregiudizievoli in riferimento a quanto contestato. Si preannunciano forti azioni di protesta anche attraverso tutti i canali di comunicazione.
Chiediamo infine che la procedura di conciliazione venga espletata presso la sede della Prefettura di Padova.