USB si è presentata alla riunione del 1° marzo all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con una delegazione di Rsu elette nelle nostre liste per sollevare le contraddizioni contenute nella sentenza del Tribunale di Roma del 7 febbraio, che, nel rigettare le eccezioni di legittimità costituzionale da noi sollevate sull’art 7 del CCNL Funzioni centrali, afferma che “se l’organizzazione sindacale non sottoscrive il CCNL e, quindi, non può partecipare alla contrattazione collettiva di secondo livello, la stessa in ogni caso vi potrà partecipare, sia pur attraverso i propri rappresentanti eletti nell’ambito della RSU”.
Le reazioni della maggior parte delle sigle sedute a quel tavolo sono state quelle che ci aspettavamo da chi ha firmato contratti a perdere e nega il diritto dell’opposizione a svolgere il ruolo che dovrebbe avere nel contesto di una normale dialettica democratica.
L’intolleranza verso qualsiasi voce che non sia allineata al loro monopolio sindacale li ha portati a dichiararsi indisponibili ad andare avanti nella discussione all’ordine del giorno alla nostra presenza, per cui la riunione è stata rinviata.
Il loro livello di democrazia è del resto ben espresso dal comunicato unitario CgilCislUilSalfi, in cui un’iniziativa sindacale viene definita come un “atto violento” teso ad impedire che si risolvano le questioni di interesse dei Lavoratori, “a partire dalle procedure di progressione economica, dallo svuotamento della Prima area, dalle procedure di selezione tra le aree...”
Che dire...dopo aver passato gli ultimi mesi del 2018 a discutere di Poer e aver dedicato l’inizio del 2019 alle posizioni organizzative e agli incarichi di responsabilità, si ricordano ora qual è la giusta scala delle priorità.
Sulle progressioni economiche 2019, ad esempio, c’è da chiedersi perché non hanno siglato un accordo nelle riunioni del 21 e del 30 gennaio, o in quelle del 7 e del 21 febbraio, visto che si tratta di chiudere un ciclo di progressioni economiche già avviato, che non c’è nessuna novità normativa e contrattuale sulla materia (nel CCNL Funzioni Centrali manca la parte “ordinamento professionale”), che i soldi fissi necessari per finanziarle sono disponibili e che quindi bastava siglare un accordo in fotocopia di quelli precedenti...
Vedremo a breve se riusciranno a risolvere l’annoso problema dello svuotamento della prima Area prima di sistemare la questione degli incarichi....ovvero quello che finora sembra essere stato il loro unico interesse.
In realtà, come abbiamo visto, hanno mostrato interesse anche all’applicazione delle norme sanzionatorie del dissenso contenute nell’art. 7 del CCNL Funzioni centrali, tanto da far saltare le riunioni nel caso fosse presente USB e spingersi nel loro comunicato fino a chiedere all’Agenzia la garanzia del corretto svolgimento delle trattative. Un modo, nemmeno tanto velato, di invocare l’intervento delle forze dell’ordine?
Noi rivendichiamo diritti e democrazia, loro invocano la polizia. A ognuno il suo ruolo …