La sentenza della Corte di Cassazione che condanna un RLS è un attacco ai lavoratori
Ne parliamo con giuristi, avvocati, sindacalisti e RLS.
USB e Rete Iside con la proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro chiede, invece, di introdurre delle tutele aggiuntive per gli RLS per garantire l’effettivo esercizio delle loro funzioni.
24.11.2023
Presso il circolo Il Progresso
Via vittorio Emanuele II 135- Firenze
Inizio Lavori 14.00- fine lavori 18.00
La Cassazione Penale ha confermato la condanna di un RLS perché, in violazione di quanto previsto dal D.lgs. 81/08, avrebbe “concorso a cagionare l'infortunio mortale di un lavoratore (investito da tubi d’acciaio), attraverso una serie di contegni omissivi, consistiti nell'aver omesso di promuovere l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori, ...”
Ma questa sentenza non risponde a una domanda che è una condizione preliminare per affrontare questo argomento: gli RLS hanno il potere, le competenze, gli spazi d’agibilità per verificare «realmente» l’adeguatezza delle misure di prevenzione adottate dal datore di lavoro? Hanno davvero la possibilità concreta di proteggere la salute dei lavoratori che rappresentano?
La normativa in materia (Dlgs 81/08) definisce una serie di parametri minimi assolutamente insufficienti, per garantire l’azione di tutela dei lavoratori da parte degli RLS e delega alla contrattazione collettiva il potere di aumentare questi parametri minimi.
Negli accordi con le associazioni padronali su salute-sicurezza, tuttavia, questi parametri minimi non sono stati aumentati lasciando gli RLS privi di strumenti operativi.
La sentenza della Corte di Cassazione è quindi un attacco al mondo del lavoro sul tema della salute e sicurezza proprio nel paese in cui ogni giorno assistiamo a una strage di lavoratori.
Usb e Rete Iside con la proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro respinge l’attacco e propone ulteriori iniziative a difesa del ruolo e delle competenze degli RLS.