Qualche giorno fa la Questura di Bergamo ha notificato al nostro compagno Alaa Nasser il foglio di via obbligatorio con divieto di entrare nel territorio del Comune di Calcio per la durata di un anno. A Calcio hanno sede i magazzini della Italtrans che sono teatro, da diversi mesi, di un conflitto sindacale molto duro per ridurre i ritmi massacranti di lavoro, rispettare le norme sulla sicurezza e la salute e ottenere aumenti salariali.
Nel provvedimento è lo stesso questore a specificare che il giudizio di pericolosità espresso dall’autorità di Pubblica Sicurezza “può prescindere dalla eventuale sussistenza di condanne penali”, che è come dire che il questore decide sulla base di fattori di altro tipo, che non sono le condanne riportate.
Alaa Nasser ha riportato nel corso della sua lunga militanza politica e sociale alcune denunce, per fatti non gravi e sempre e comunque connessi alla sua attività di militante. Per queste denunce o è risultato assolto oppure la vicenda è finita in prescrizione. È una persona riconosciuta da centinaia di cittadini e lavoratori per la sua dedizione disinteressata.
Alaa Nasser è un dirigente dell’organizzazione sindacale USB e da anni svolge attività sindacale sul territorio della provincia di Bergamo. Impedirgli di entrare a Calcio significa privare i lavoratori che operano in quel territorio di avere la rappresentanza sindacale che si sono scelti.
È gravissimo che una questura decida di entrare in un conflitto sindacale, preoccupandosi di estromettere uno degli attori più importanti, con il fine indiretto e oggettivo di indebolire l’azione sindacale e favorire gli interessi dell’azienda. L’attività sindacale è garantita dalla Costituzione, che è il riferimento normativo anche per la provincia di Bergamo!
Va notato poi che è proprio di questi giorni la notizia del sequestro di 48 milioni a Esselunga da parte della Procura di Milano per evasione fiscale, che è parte di una inchiesta molto più ampia che sta colpendo il mondo della logistica e il sistema degli appalti e dei subappalti utilizzato per evadere il fisco e abbassare le tutele ed il costo dei lavoratori. In questa vicenda, i sindacalisti USB stanno svolgendo una funzione molto importante ed infatti anche a Brescia è partita una denuncia della Questura di quella città contro i delegati USB, “rei” di non aver preavvisato uno sciopero. Tra la vicenda Esselunga e la situazione Italtrans esistono nessi molto stretti, che lasciano intendere che c’è un attacco a chi interpreta in modo coraggioso il ruolo del sindacato, senza farsi impaurire dai colossi multinazionali.
Non è possibile accettare questa prepotenza e assecondare comportamenti illegittimi e dal chiaro sapore reazionario. USB metterà in campo tutte le azioni sia sul piano legale che su quello della denuncia politica e della mobilitazione perché si ripristini al più presto la piena libertà di agibilità sindacale e perché venga riconosciuto ad Alaa Nasser il diritto a svolgere il suo ruolo di dirigente sindacale.
Unione Sindacale di Base