Oggi al tribunale di Roma è stata scritta una bellissima pagina di democrazia e di lotta: i lavoratori riuniti in assemblea, sono scesi in massa in corteo per i corridoi di piazzale Clodio, al piano terra dove, nell’aula “Occorsio”, si stava svolgendo un convegno sulla “digitalizzazione degli atti giudiziari” a cui partecipavano i Ministri Alfano e Brunetta.
Solo la polizia è riuscita a fermare i mille lavoratori giudiziari con un cordone di separazione dagli invitati al convegno.
Le condizioni di lavoro, l’assoluta mancanza di investimenti, la schizofrenia legislativa, gli editti di Brunetta e non ultimo la sottoscrizione dell’ipotesi di contratto integrativo che riduce il salario reale e aumenta la flessibilità, hanno scatenato la furia di tanti lavoratori che si sono sentiti presi per i fondelli, se in un convegno di matrice propagandistica si parla di “giustizia digitale”, quando i tempi e modi di lavoro e il nuovo ordinamento professionale sono di stampo ottocentesco.
I lavoratori a questo convegno, non hanno potuto parlare e raccontare i drammi che si vivono sui luoghi di lavoro, anzi si è presentata l’addetta stampa del Ministro Alfano, chiedendo quali fossero i problemi dei lavoratori e perchè si facesse tanto baccano. Al danno ancora la beffa e nel comunicato stampa ufficiale del Ministro addirittura si parla di precari che protestavano.
Come può un Ministro governare un sistema complesso come la giustizia, non conoscendo neppure i lavoratori e i loro problemi?.
Il Ministro Alfano e il Ministro Brunetta, fortemente contestati, piuttosto che confrontarsi con i lavoratori hanno “battuto ritirata” dalle porte di servizio.
Per i lavoratori romani oggi è stata una bella giornata di lotta che li ha visti protagonisti così come sta accadendo con la protesta sulla stretta osservanza delle leggi e dei regolamenti.
Difendere il servizio pubblico significa difendere i nostri posti di lavoro: tagli di organico, mobilità, licenziamenti, riduzione di risorse, mancata progressione di carriera, condizioni di lavoro inaccettabili incombono pesantemente nella quotidianità e nella vita lavorativa del personale giudiziario.
Riprendiamoci la nostra dignità, i nostri diritti rivendichiamo il giusto salario proseguendo con maggiore determinazione e fermezza nelle azioni di lotta.
La RdB P.I. insieme con i lavoratori senza più arretrare.
IN ALLEGATO IL RESTO DELLA RASSEGNA STAMPA
17 marzo 2010 - Dire
LAVORO. Giustizia, presidio a Roma contro contratto integrativo
(Dire) - Roma - Circa duecento lavoratori del ministero della Giustizia stanno manifestando davanti alla sede del Tribunale di Roma di piazzale Clodio. Il presidio e' stato organizzato da Cgil, Uil, Rdb, Flp contro l'ennesimo accordo separato firmato il 15 dicembre scorso, ossia il nuovo contratto integrativo che secondo i sindacati squalifica il personale giudiziario, dal ministero e da due organizzazioni sindacali. Un presidio, quello di oggi, che segue le mobilitazioni messe in campo in questi mesi dai sindacati non firmatari, come lo sciopero promosso lo scorso 5 febbraio. "I lavoratori sono in lotta contro chi sfascia la giustizia con un accordo firmato da chi non vuole funzioni", e' il commento del responsabile del dipartimento settori pubblici della Cgil nazionale, Michele Gentile.
17 marzo 2010 - Apcom
Giustizia/ Contestati Alfano e Brunetta in tribunale a Roma
Manifestazione degli impiegati. "Siamo stati truffati"
(Apcom) - "Lavoratori della giustizia contro lo sfascio della giustizia". Si legge così sui cartelli che hanno sventolato circa duecento impiegati del tribunale di Roma all'indirizzo del ministro della giustizia Angelino Alfano e quello della pubblica amministrazione, Renato Brunetta. La manifestazione è andata in scena nei corridoi del tribunale di Roma, dove i due ministri oggi sono stati invitati per partecipare al convegno "L'innovazione digitale nel processo penale". Sino a quando Alfano e Brunetta hanno lasciato l'aula Vittorio Occorsio, e la cittadella di piazzale Clodio, cancellieri e commesse, hanno tenuto un presidio a pochi metri dall'uscita dalla sala, controllati da carabinieri, agenti di polizia, e della penitenziaria. "Le forze dell'ordine sono state schierate per evitare contatti tra la folla ed i ministri", è stato spiegato. "Alfano, Brunetta, andatevene in fretta" e "I fannulloni dell'Italia siete voi", alcuni degli slogan scanditi dagli impiegati. E molti sono stati i fischi e le urla. "Siamo arrabbiati, perché ci sentiamo truffati", hanno detto alcuni rappresentati sindacali, che hanno guidato il corteo. "E' stato fatto un accordo, per la riqualificazione del personale, che è stato firmato solo da due sigle, che non raccolgono nemmeno il 20 per cento dei lavoratori". La protesta si è poi sciolta con grida di slogan. "Chi non salta Alfano è" oppure "Brunetta vai in gondoletta".
17 marzo 2010 - Rassegna.it
Giustizia, prosegue protesta contro Alfano e Brunetta
Roma - Un folto gruppo di sindacalisti e lavoratori giudiziari aderenti a Fp Cgil, Uil pa, Flp e Rdb Pubblico Impiego, dalle ore 11 stanno manifestando pacificamente davanti all'aula Occorsio del Tribunale di Roma, al cui interno contemporaneamente si tiene la conferenza stampa del ministro della Giustizia Angelino Alfano e del ministro per la Pubblica Amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta intitolata "L'innovazione digitale nel processo penale". E' quanto si apprende in una nota della Cgil nazionale. I lavoratori, in mobilitazione dallo sciopero del 5 Febbraio, protestano per l'ennesimo spot di un governo che, secondo Nicoletta Grieco, coordinatrice nazionale del Comparto Giustizia dell'Fp Cgil, "effettua tagli agli stanziamenti e al personale, e contemporaneamente cerca di vendere ai cittadini riforme a costo zero come 'il processo breve' e ipotetiche digitalizzazioni, in un sistema giustizia in cui a malapena si è in possesso di pc obsoleti e spesso si lavora con scarsità di mezzi di cancelleria". "Protestiamo contro il nuovo ordinamento professionale - continua Grieco - firmato dalla minoranza delle organizzazioni sindacali e dall'amministrazione, che porterà a un peggioramento del servizio, con 7900 cancellieri e 1700 ufficiali giudiziari in meno da assegnare alle funzioni loro attribuite dalla legge. Questa è una protesta per chiedere la garanzia, costituzionalmente riconosciuta, di dignitose condizioni di lavoro per gli operatori della giustizia, e di un sistema equo ed efficiente per i cittadini. La logica politica - conclude la sindacalista - di chi strumentalizza il tema giustizia è insopportabile, e la nostra mobilitazione continuerà fin quando non avremo risposte sul fronte degli stanziamenti e dell'organico, ma soprattutto fin quando non sarà dato modo alle organizzazioni sindacali di partecipare alle decisioni e di espletare il proprio ruolo, ruolo che i ministri Alfano e Brunetta, nei loro rispettivi dicasteri, hanno costantemente continuato a non riconoscere, mostrando intolleranza al dissenso e incapacità di confrontarsi sul piano della democrazia sindacale e del pluralismo".
17 marzo 2010 - Ansa
GIUSTIZIA: ALFANO E BRUNETTA CONTESTATI IN TRIBUNALE ROMA DA LAVORATORI 'IN LOTTA CONTRO SFASCIO GIUSTIZIA'
(ANSA) - ROMA, 17 MAR - I ministri della Giustizia, Angelino Alfano, e della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, sono stati pesantemente contestati oggi da alcune centinaia di dipendenti del tribunale di Roma in occasione del convegno «L'innovazione digitale nel processo penale», al quale hanno preso parte i due esponenti di governo. I dipendenti, dopo essersi riuniti in assemblea, hanno sfilato per i corridoi del tribunale, mostrando cartelli recanti la scritta «lavoratori in lotta contro lo sfascio della giustizia», e avvicinandosi all'aula Occorsio, dove di teneva il convegno. Invano, hanno sollecitato un incontro con Alfano per rivendicare, hanno sottolineato i sindacalisti, le conseguenze dei tagli alla Giustizia e la necessità della riqualificazione professionale dei lavoratori. Durante il convegno i manifestanti sono stati tenuti a distanza dall'aula Occorsio e per tutta la durata del convegno hanno gridato slogan del tipo «Vergogna», «Brunetta vai a lavorare», «i fannulloni d'Italia siete voi» e «chi non salta Alfano è» .
GIUSTIZIA: ALFANO E BRUNETTA CONTESTATI IN TRIBUNALE ROMA
(ANSA) - I ministri della Giustizia, Angelino Alfano, e della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, sono stati pesantemente contestati oggi da alcune centinaia di dipendenti del tribunale di Roma in occasione del convegno »L'innovazione digitale nel processo penale«, al quale hanno preso parte i due esponenti di governo. I dipendenti, dopo essersi riuniti in assemblea, hanno sfilato per i corridoi del tribunale, mostrando cartelli recanti la scritta »lavoratori in lotta contro lo sfascio della giustizia«, e avvicinandosi all'aula Occorsio, dove di teneva il convegno. Invano, hanno sollecitato un incontro con Alfano per rivendicare, hanno sottolineato i sindacalisti, le conseguenze dei tagli alla Giustizia e la necessità della riqualificazione professionale dei lavoratori.
17 marzo 2010 - Corriere.it
Lavoratori del tribunale contro i ministri
«Alfano e Brunetta, fannulloni siete voi»
Contestazione e presidio degli impiegati nella cittadella giudiziaria all'arrivo dei due 2 uomini di governo
ROMA - «Lavoratori della giustizia contro lo sfascio della giustizia». Si legge così sui cartelli che hanno sventolato circa duecento impiegati del tribunale di Roma all’indirizzo del ministro della giustizia Angelino Alfano e quello della pubblica amministrazione, Renato Brunetta. La manifestazione è andata in scena nei corridoi del tribunale di Roma, dove i due ministri mercoledì sono stati invitati per partecipare al convegno «L’innovazione digitale nel processo penale».
IL PRESIDIO - Sino a quando Alfano e Brunetta hanno lasciato l’aula Vittorio Occorsio, e la cittadella di piazzale Clodio, cancellieri e commesse, hanno tenuto un presidio a pochi metri dall’uscita dalla sala, controllati da carabinieri, agenti di polizia, e della penitenziaria. «Le forze dell’ordine sono state schierate per evitare contatti tra la folla ed i ministri», è stato spiegato. «Alfano, Brunetta, andatevene in fretta» e «I fannulloni dell’Italia siete voi», alcuni degli slogan scanditi dagli impiegati. E molti sono stati i fischi e le urla. «Siamo arrabbiati, perché ci sentiamo truffati», hanno detto alcuni rappresentati sindacali, che hanno guidato il corteo. «E’ stato fatto un accordo, per la riqualificazione del personale, che è stato firmato solo da due sigle, che non raccolgono nemmeno il 20 per cento dei lavoratori». La protesta si è poi sciolta con grida di slogan. «Chi non salta Alfano è» oppure «Brunetta vai in gondoletta».
17 marzo 2010 - Blitz
Alfano e Brunetta contestati al Tribunale di Roma
Roma - I ministri della Giustizia Angelino Alfano e della Funzione pubblica Renato Brunetta sono stati pesantemente contestati oggi da alcune centinaia di dipendenti del tribunale di Roma in occasione del convegno "L’innovazione digitale nel processo penale", al quale hanno preso parte i due esponenti di governo. I dipendenti, dopo essersi riuniti in assemblea, hanno sfilato per i corridoi del tribunale, mostrando cartelli recanti la scritta "lavoratori in lotta contro lo sfascio della giustizia", e avvicinandosi all’aula Occorsio, dove si teneva il convegno. Invano, hanno sollecitato un incontro con Alfano per rivendicare, hanno sottolineato i sindacalisti, le conseguenze dei tagli alla Giustizia e la necessità della riqualificazione professionale dei lavoratori. Durante il convegno i manifestanti sono stati tenuti a distanza dall’aula Occorsio e per tutta la durata del convegno hanno gridato slogan del tipo "Vergogna", "Brunetta vai a lavorare", "i fannulloni d’Italia