Non si tratta di un'adesione formale, ma resa necessaria dalla centralità della questione abitativa sia rispetto alla questione salariale che rispetto alle politiche del lavoro ed economiche di questo paese.
È un fatto che la liberalizzazione dei canoni di locazione ha prodotto oltre due milioni e cinquecentomila sfratti in pochi anni.
È un fatto che in Italia i salari siano tassati più delle rendite immobiliari.
È un fatto che i governi degli ultimi 30 anni hanno progressivamente smantellato tutte le politiche di sostegno ai costi dell'abitare.
È un fatto che il canone concordato, unico canale "calmierato" previsto dalla legge sull'edilizia privata, abbia ormai raggiunto in tutta Italia i livelli del canone libero ma continua a essere favorito da agevolazioni fiscali.
È un fatto che i costi dell'abitare sono la più grande e grave sottrazione di salario nel nostro paese.
È un fatto che a migliaia di persone in Italia sia quotidianamente negato il diritto alla residenza, quindi all'accesso allo stato sociale.
È un fatto che le norme del DDL 1660 vogliano colpire in maniera durissima il movimento per il diritto alla casa.
Per tutti questi motivi riteniamo che non solo sia giusto e necessario scioperare il 13/12 insieme a USB, anche contro le scelte di quei sindacati confederali che in questi anni non hanno fatto altro che elemosinare fondi per il sostegno a canoni insostenibili e lavorato insieme alle nostre controparti per innalzare i tetti ai canoni del canale concordato.
Invitiamo i lavoratori e gli inquilini a partecipare allo sciopero e alle manifestazioni previste il 13 dicembre a Milano (ore 10,00 da Porta Venezia) e a Roma (ore 10,00 da P.zzale Tiburtino).
Asia-Usb