Cambiano i suonatori ma la musica resta sempre la stessa per i lavoratori della Giustizia, anzi diventa sempre più stonata.
Infatti il nuovo Ministro Angelino Alfano è completamente assente per tutto ciò che attiene le problematiche del personale amministrativo, impegnato com’è a riformare il potere giudiziario piuttosto che, come sarebbe più giusto, risolvere i problemi della giustizia che affliggono i cittadini e i lavoratori.
Il primo passo fatto dalla parte politica della nostra Amministrazione è stato quello di ridurre pesantemente le dotazioni organiche di 3256 unità, quindi se il buon giorno si vede dal mattino….!
Questo taglio ha prodotto, come logica conseguenza: il blocco immediato degli interpelli; l’addio a qualsiasi speranza di ricollocazione; la certezza di un maggior carico di lavoro che incide pesantemente sulle già difficili condizioni degli uffici giudiziari. E questo è solo l’inizio perché a questo andranno aggiunti gli effetti nefasti del ddl 112/08, ora legge 133/08, che prevede: il taglio delle risorse del fondo unico; l’eliminazione del premio di produttività collettiva; il potere dei Dirigenti di decidere l’elargizione di premi ad personam su base meritocratica!?; il ridimensionamento del part time che di fatto diventa concessione, in quanto subordinata al placet dell’ Amministrazione, piuttosto che un diritto.
Per non parlare della nuova riforma della Giustizia che come al solito verrà fatta sulla pelle dei lavoratori. I tagli alle spese per il funzionamento del servizio, i tagli al personale, l’ignorare scientemente e coscientemente i problemi che affliggono i lavoratori la dice lunga sulle reali intenzioni di questo Governo e, di quelli che lo hanno preceduto, noi diciamo però che il servizio giustizia è un diritto costituzionalmente garantito e non può essere ceduto ai privati.
Nel frattempo i lavoratori della Giustizia sono sempre più demotivati, tartassati, privati di un salario adeguato, scippati dei diritti e senza più dignità. E’ ora di dire basta è ora di fermarli, adesso o mai più. La RdB invita tutti i lavoratori, tutte le RSU, indipendentemente dalle appartenenze, ad aderire alla giornata del lavoratore della Giustizia indetta per il giorno 13 ottobre 2008; la giornata sarà caratterizzata da un adesivo che ciascun lavoratore potrà apporre sulle proprie magliette, alle scrivanie, sui monitor, agli sportelli o dove altro riterrà più opportuno e distribuendo all’utenza il volantino già predisposto dove si spiegano le ragioni della nostra silenziosa ma ferma protesta. Per un servizio giustizia al servizio del cittadino efficace ed efficiente occorre investire e non tagliare pertanto i lavoratori chiedono:
dotazioni organiche proporzionate ai carichi di lavoro;
passaggio di tutto il personale al livello economico e giuridico superiore;
storicizzazione del premio di produttività collettiva da trasformare in 14^ mensilità;
perequazione dell’indennità di amministrazione a quella del DAP e Giustizia Minorile;
luoghi di lavoro sicuri e salubri;
strumenti adeguati e processi lavorativi più snelli.
Chiunque intenda aderire alla giornata del 13, con volantinaggi, distribuzione dell'adesivo, banchetti informativi e assemblee può contattare le strutture RdB di posto di lavoro, nell'eventualità che non ve ne siano, potete contattarci tramite il seguente indirizzo di posta elettronica info@giustizia.rdbcub.it
oppure contattare i seguenti numeri telefonici:
daniela 3391470124
giovanni s. 3478648091
giovanni m. 3483856842
pina 3474727596