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Difesa Normative e contratti Agenzie Stampa

IL MIGLIORAMENTO ECONOMICO E' UN DIRITTO, NON UNA CARITÀ


IL DIVARIO RETRIBUTIVO CON LA RESTANTE P.A. – GAP ECONOMICO.

 “E’ UN DIRITTO DOVUTO, NON UNA RICHIESTA DI CARITA’”

 

Roma 14 Marzo 2019. E’ tutta in questa semplice frase virgolettata, la sintesi dell’intervento di USB Difesa durante l’incontro tenutosi con il Ministro il giorno 12 marzo nel quale, a dispetto dei detrattori, ha portato avanti le migliaia di richieste dei Lavoratori sulla possibilità di rientro nel regime di diritto pubblico, come previsto dalle norme antecedenti l’introduzione del contratto di natura privatistica del D.lgs. 29/93, evitando qualunque ipotesi perentoria di militarizzazione della componente Civile, a condizione di eliminare la discriminazione perpetrata a danno dei Lavoratori di Prima Area e rivisitazione della tabella e modalità di transito della componente Militare nei ruoli civili della Difesa.

 

USB Difesa, che si contraddistingue dalle altre OO.SS. per i Valori delle proprie azioni ispirate al coinvolgimento, partecipazione e democrazia diretta, contro qualunque forma di discriminazione, è dell’avviso che i 200 MILIONI DI EURO OCCORRENTI PER COLMARE IL GAP ECONOMICO, DEVONO ESSERE DIVISI IN PARTI UGUALI CON UN ORDINAMENTO DIVERSO, a differenza della proposta dell’assegno funzionale formalizzata da Cgil, Cisl, Uil e Confsal, il cui importo dovrà essere parametrato secondo l’Area e fascia retributiva di appartenza.

 

Al Ministro, USB ha chiesto l’istituzione immediata di un Tavolo che termini i lavori, prima dell’approvazione della Legge di Stabilità di quest’anno, nel quale valutare ed approfondire la proposta del Nuovo Ordinamento, da cui si evinca, in modo chiaro ed inequivocabile, la Specificità dei compiti e Funzioni svolte dal Personale Civile della Difesa, non paragonabili ad alcuna Amministrazione Pubblica. Basterebbero solo questo e la concretezza dei 200 milioni di Euro, per porre  fine all’aspettativa del miglioramento delle condizioni Familiari dei Lavoratori che attendono  da  troppo tempo, pronti a scendere in  Piazza per rimostrare i Diritti negati in tutti questi anni.     

 

Per quanto attiene il Piano Assunzionale, USB ha espresso insoddisfazione assoluta considerate le esigue assunzioni, come da prospetto allegato, che non soddisferanno quel ricambio generazionale auspicato. Contestualmente ha chiesto al Ministro di approfondire l’analisi dei costi e benefici riguardanti l’esternalizzazione delle attività manutentive, già in atto, che il Dicastero della Difesa si dovrà sobbarcare già dal corrente anno.  

 

Coordinamento Nazionale Difesa