Come preannunciato, questa mattina l'ufficiale giudiziario insieme alle forze di polizia ha bussato a casa di Bruno per eseguire lo sfratto.
Ricordiamo brevemente la sua storia:
Bruno è un ex agente di commercio e risiede in un appartamento ex-Enasarco, ora fondo immobiliare con il conseguente venir meno della sua funzione originaria, quella di garantire la tranquillità abitativa a Bruno.
Nel 2019 il contratto di affitto è scaduto ed Enasarco ha richiesto la convalida dello sfratto, rifiutando qualsivoglia proposta che possa consentirgli di continuare a vivere in quell'alloggio.
Questa volta siamo riusciti con la solidarietà a far rinviare lo sfratto al 30 gennaio 2025.
Ma la questione rimane drammatica. Occorre un blocco degli sfratti e soprattutto consentire il passaggio da casa a casa qualora lo sfratto venisse eseguito. Dove andrà Bruno una volta fuori casa? Allo stato attuale non ci sono soluzioni immediate.
Per questo non è più rinviabile da parte dell'amministrazione comunale dare risposte concrete a situazioni contingenti nella prospettiva che gli venga assegnato un alloggio popolare e soprattutto è fondamentale spingere verso la realizzazione del Piano Casa del Comune di Roma, che senza un significativo incremento del patrimonio pubblico abitativo rimane un piano monco!
Asia-Usb Roma