USB Pubblico Impiego ha infatti conseguito un incremento del 40% nei voti espressi direttamente dal personale tecnico, amministrativo e bibliotecario del settore universitario rispetto al dato delle elezioni precedenti del 2022.
Le ragioni di questo straordinario risultato nei 23 Atenei nei quali USB PI ha presentato le sue liste (oltre un terzo delle Università statali del Paese) si possono ricondurre essenzialmente a tre ordini di cause:
- la voglia di riscatto espressa dalle lavoratrici e dai lavoratori che, delusi e disillusi dalle sigle concertative, stanno finalmente comprendendo la validità e la forza della proposta sindacale di USB, apprezzando le caratteristiche della sua azione che è allo stesso tempo conflittuale ma anche costruttiva, grazie alla continua tensione volta all'analisi dei problemi ed alla ricerca di soluzioni concrete;
- l'enorme lavoro svolto da tutte le delegate ed i delegati nel corso dell'ultimo triennio insieme all'esecutivo del settore per radicarsi e far percepire la forza della rete creata fra i vari Atenei e basata sulla condivisione di informazioni e lo scambio di buone pratiche, oltre che alla crescita comune con interventi formativi e informativi per delegati e personale universitario;
- la grande capacità di stare nelle vertenze ed anche nelle lotte che in questi anni hanno attraversato il mondo universitario, riuscendo ad essere l'unica forza sempre presente nelle piazze, oltre che ai tavoli con le amministrazioni, su temi molto sentiti: dalla lotta per la stabilizzazione dei precari a quella per ribadire "Fuori la guerra dall'Università!". Dal NO alla Riforma Bernini e ai tagli al FFO alle continue richieste di risorse per Università e Ricerca.
L'impegno nella protesta si è sempre combinato con una profondità nell'analisi della fase storica in cui si cala l'azione sindacale e con il protagonismo sindacale nell'avanzare proposte capaci di creare nuove prospettive. Quella di un comparto contrattuale separato dalla Scuola che veda al suo interno solo Università, Ricerca e Afam per una contrattazione più mirata alle esigenze specifiche di questi settori e con maggiori opportunità di aumenti salariali.
USB PI ha mostrato di saper raccogliere nel settore universitario parte di quel malcontento generato da visioni sindacali miopi e da ennesimi contratti in perdita siglati da sindacati complici, incapaci di valorizzare la professionalità del personale universitario e restituirci dignità.
Come USB Università siamo consapevoli che la strada da percorrere sia ancora lunga, ma siamo altrettanto certi che questa passi necessariamente dalla difesa della dimensione pubblica dell'Università, dalla tutela del ruolo della conoscenza e dei saperi nel progresso sociale e civile del Paese e della riconquista dei diritti, del potere d'acquisto dei salari e della dignità di chi lavora in Università.
Un ringraziamento sentito a tutti coloro che con il loro voto ci hanno dato fiducia ed a tutti i delegati e le delegate dell'Università che ci hanno regalato questo viatico per il futuro ed un augurio di buon lavoro e buona lotta ai 34 rappresentanti sparsi in giro negli Atenei della penisola.
Avanti insieme!
USB PI – UNIVERSITA’