Il giorno 10 luglio 2014, il nuovo Capo Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie, Prefetto Riccardo Compagnucci (insediatosi dal 30 giugno 2014) ha incontrato il coordinamento nazionale USB Interno in seguito alla richiesta di questa O.S., mirata a RIPROPORRE (vedi comunicato 20 maggio 2013) un’azione correttiva/preventiva sul Fondo Unico dell’Amministrazione, tendente a fare chiarezza sul caos e la confusione interpretativa riscontrati in tutte le sedi periferiche. Fare chiarezza, appunto, sulla dichiarazione congiunta del 26 ottobre 2009 – sottoscritta da tutte le OO.SS. tranne la scrivente – che non ha una funzione normativa e regolativa diretta di una determinata materia, ma solo una funzione limitata a precisare la portata applicativa di una o più clausole contrattuali. Un criterio quello della presenza in servizio, si è riferito al Capo Dipartimento, ai fini della distribuzione di somme destinate a remunerare la produttività, l’incentivazione ed i risultati anche per una corretta valutazione, che il legislatore ha eliminato dal 1 luglio 2009 con la Legge 102/2009, abrogando il comma 5 dell’art. 71 del decreto brunetta (112/2008): …..in caso di assenza, a qualsiasi titolo, effettuate dai dipendenti pubblici, non dovranno determinare ritenute sul salario accessorio, in particolare sul compenso per la produttività e sulla retribuzione di risultato…..In altri termini, il legislatore ha eliminato il collegamento tra l’erogazione dei suddetti compensi e il criterio assenza/presenza La USB ha esposto al Prefetto Compagnucci alcuni dei tanti atti e documenti ufficiali nei quali erano evidenti i trattamenti difformi in ogni sede periferica dove, per fare qualche esempio: alcuni dipendenti in situazione di handicap grave o assenti per prestare assistenza ai loro familiari in stato di disabilità grave (legge 104/92) sono stati mortificati con la decurtazione dei giorni di assenza (Questura di Roma), ad altro personale è stato decurtato il giorno di assenza per giorni di sciopero e per giorni di malattia inferiori a 15 giorni (Questura di Bari). Un meccanismo premiale quello della distribuzione del salario accessorio privo di pregio giuridico, in cui la dichiarazione congiunta del 2009 invece che fornire chiarimenti, ha solo aggiunto confusione che ha finito per deprimere e demotivare tutto il personale. Il Capo Dipartimento, resosi conto della ragionevole e motivata richiesta della USB, ha invitato il Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali, presente in riunione, a porre un immediato quesito alla Funzione Pubblica, quanto mai adeguato ed efficace nell’interesse di tutto il personale civile. Un risultato che vede premiare l’impegno che la USB ha cercato da più di due anni, contro le logiche assurde di Cgil, Cisl, Uil che nonostante la scandalosa proposta del FUA 2013 (premi giganteschi a 20 unità e miserie per altri 20.000 dipendenti) hanno sottoscritto l’accordo, svilendo la dignità giuridica fondata sulle regole e la trasparenza.
Roma, 14 luglio 2014