Si è svolta giovedi scorso la riunione convocata dal Capo del Personale del MIT, da pochi giorni incaricato, Dr. Marco Guardabassi con a tema “misure attuative del Protocollo Rientro in sicurezza”.
L’USB, tralasciando i rituali auguri di buon lavoro, al Capo del Personale, ha dovuto invece stigmatizzare l’operato dello stesso dirigente in qualità di Provveditore uscente alle OO.PP. della Toscana Umbria Marche che, negli ultimi giorni di incarico ha disposto in un sol colpo e senza neppure l'informativa sindacale, la chiusura delle Sezioni tecniche territoriali (dipendenti dal Provveditorato OO.PP. di Firenze) di Arezzo-Siena, Lucca, Massa Carrara), Pisa e Terni a decorrere dal 1 gennaio p.v.. Ora, sebbene da anni si discuta sulla chiusura di sedi periferiche MIT, propugnate spesso senza fornire dati economici coerenti, mentre è certa la contrazione ed il peggioramento dei servizi resi dal MIT sul territorio, preoccupano non poco le "innovazioni" introdotte a motivazione dal dirigente neo Capo del personale. (Vedi qui al link l’ordine di servizio in parola) Si dispone infatti la chiusura delle suddette sedi in buona sostanza per due motivi: 1) non c’è più personale e quindi le sedi costano troppo (assumere no?) 2) i lavoratori possono lavorare da casa perché lo “smart working” lo ha dimostrato e quindi possiamo obbligarli di fatto a trasferire l’ufficio a casa propria salvo, poi chiamarli ad operare a piacimento a 100 km di distanza. Una strumentalizzazione maldestra e del tutto estemporanea della emergenza e dello strumento straordinario del cosiddetto lavoro agile in deroga. La USB, che aveva già diffidato il dirigente in qualità di Provveditore, ha chiesto allo stesso, in qualità di Capo del Personale, di attivarsi per il ritiro dell’improvvido provvedimento, dando modo di spiegare ed avviare un confronto con i vertici attuali del MIT. USB ha anche evidenziato il fatto che, contrariamente agli altri Provveditorati, in qualità di Provveditore della Toscana l'attuale Capo del Personale ha di fatto negato il confronto previsto a livello decentrato Covid19 alle OOSS RSU ed RLS. USB aveva già chiesto prima dell’incontro la sospensione degli effetti delle circolari estive che hanno regolato (o tentato di farlo) l’applicazione del d.lgs 34/2020 art. 263 (rientro del 50% dei lavoratori dal c.d. lavoro agile dal 15 settembre). Nel MIT si è assistito in questi ULTIMI giorni al caos in una moltitudine di uffici dovuto alle suddette ed immotivateaccelerazioni agostane, che altre Amministrazioni non hanno affatto adottato (vedi qui il nostro comunicato “Quanta fretta ma dove corri?” del 7 agosto u.s.) Dette scelte unilaterali, sia del Dr. Finocchi (circolare 6 agosto) che in parte residuale del Dr. Guardabassi (circolare del 12 settembre) sono state prese senza un confronto con le rappresentanze nazionali e senza neppure, in moltissimi casi, convocare i rappresentanti a livello decentrato come previsto dalle direttive. (OO.SS., RSU, RLS, MC ). La USB ha inoltre ribadito al nuovo Direttore AA.GG. di aver già diffidato il Capo del Personale uscente, sempre ad inizio agosto, per non aver consultato neppure il CUG (Comitato anti-discriminazioni) sulle misure adottate. Certo il motivo può essere (ma è un aggravante ! ) che non solo non esiste ancora un regolamento condiviso per il rientro, ma non esiste neppure il CUG (!) a causa dello strumentale, perché immotivato, ritardo dell’Amministrazione (5 mesi!), nella emanazione del decreto ricostitutivo dell’Organismo. Questo il pregresso e siamo ai giorni attuali. Sostanzialmente il nuovo Capo del Personale, sebbene "a frittata ormai fatta”, visto che molti uffici hanno adottato improbabili graduatorie lasciando a casa alcuni lavoratori ed escludendone altri dallo s.w. ha condiviso le doglianze delle OO.SS. Quindi, ammessi in qualche modo gli errori, per governare meglio nei prossimi giorni/mesi sia le tutele della salute a fronte dell’emergenza non certo superata, sia le modalità nel rispetto dei diritti di tutti/e e delle pari opportunità, si dovrà procedere serenamente ad una nuova regolamentazione, condivisa con OO.SS. nazionali, poi da adattare ai livelli decentrato, come previsto dalle norme, alle complesse realtà del dicastero. Attendiamo quindi: -una sospensione degli effetti delle circolari e/o perlomeno l’indicazione di un “work in progress” ai lavoratori ed agli uffici che mantenga aperta la questione (e le graduatorie, vedi la circolare AAGG di venerdì u.s. qui a questo link) cioè un primo passo anche in attesa di un pronunciamento del Dip. Funzione pubblica.) -la urgente ri- costituzione del CUG su cui il Capo del Personale ha certamente acconsentito. -la convocazione a breve da parte dei Capi Dipartimento (presenti alla riunione) per una revisione coerente delle attività eseguibili in remoto (smart) con riferimento alla fase emergenziale attuale e per annullare le interpretazioni variegate e contraddittorie dei dirigenti emerse anche tra settori omogenei (Provveditorati - DGT - Direzioni centrali) -la definizione di un nuovo protocollo condiviso (misure salute, graduatorie, certificazioni, buoni pasto, correlazione con il salario, orari lavoro, nuove misure organizzative, s.w. in deroga, ecc.) Molti peraltro gli argomenti generali da proseguire e non tralasciare, oltre alla più che necessaria attenzione all’emergenza: -dpcm riorganizzazione del ministero e difesa delle sue funzioni Trasporti e Infrastrutture -trasparenza: abbiamo chiesto nel corso dell'incontro dello scorso 6 agosto con il capo del personale uscente che ci vengano forniti, anche in forma aggregata, i dati del lavoro agile, richiesta questa disattesa: oggi chiediamo che le graduatorie di accesso al lavoro agile siano ripubblicate complete dei nominativi di chi ne è rimasto escluso.- -individuazione delle carenze ed attenzione nuova da parte dei dirigenti all’organizzazione del lavoro -modifica urgente dell’iniquo regolamento di valutazione performance MIT -passaggi area e questioni profili anche in relazione al nuovo CCNL -regolamento incentivi d.lgs 50/2016 -studio delle possibilità concrete di adeguamento salariale per tutti i dipendenti del MIT Attendiamo pertanto una convocazione a breve per avviare e calendarizzare gli incontri necessari, prestando come sempre la USB cura alla informazione dei lavoratori. Roma, 22 settembre 2020 Coordinamento nazionale USB PI MIT www.mit.usb.it |