Dopo l’annuncio, nei giorni scorsi, da parte della sindaca Raggi dell’approvazione della Memoria di Giunta n. 5 del 22/01/21 per la reinternalizzazione della figura degli AEC/OEPA nel comune di Roma, USB ha chiesto un incontro per discutere di un piano di lavoro a tappe chiare che potesse portare quest’atto di indirizzo politico a divenire elemento concreto nella realizzazione di quanto andiamo promuovendo da vent’anni: la reinternalizzazione dei servizi del welfare pubblico.
Abbiamo rivendicato, nell’incontro odierno, la proposta fatta da USB nel 2017 all’amministrazione capitolina proprio sul tema della riapertura del profilo dell’AEC negli organici comunali, che partiva da un dato comparativo del costo dei lavoratori in appalto con quello che potrebbe essere il costo di una gestione diretta, dove a guadagnarci sarebbero sia le casse pubbliche che i lavoratori che avrebbero stipendi dignitosi.
Il tema della Memoria di Giunta ha imposto ai dipartimenti tecnici di produrre analisi di costo, per l’operazione di reinternalizzazione, che siamo sicuri non faranno altro che confermare quello che 4 anni fa abbiamo indicato alla giunta comunale.
Fondamentale è capire con quali tempi si può provare a superare lo stallo tra l’indirizzo politico e la messa in pratica di quest’indirizzo.
Il dato che l’assessore ci ha consegnato è quello di una operazione tecnicamente fattibile, che potrebbe trovare solo “intralci politici” sul proprio percorso e che ha come primo, fondamentale step la modifica del regolamento comunale sul servizio di assistenza scolastica, che attualmente è definito a gestione “esclusivamente esternalizzata”.
La modifica necessaria da apportare al regolamento sarebbe quella per la quale, attraverso una delibera del consiglio comunale, mentre si indica che il servizio è esternalizzato (poiché bisogna garantire nella fase di transizione il servizio ai bambini disabili), si definisce la riapertura del profilo corrispondente negli organici comunali ed il suo inserimento nei piani assunzionali dei prossimi anni.
Sarebbe, questo, una sorta di interregno in cui, a garanzia della continuità del servizio sarebbero compresenti sia il servizio esternalizzato che il progressivo regime di riassorbimento del personale (attraverso concorsi che riteniamo debbano essere cuciti addosso al personale attualmente in forza alle cooperative). Un percorso a tappe forzate che nel giro di qualche anno dovrebbe portare a completamento il riassorbimento totale del servizio e del personale impiegato, che oggi risulta essere di circa 3000 operatrici e operatori frammentati in mille condizioni contrattuali diverse.
è possibile ragionare di un ruolo di “controllo” in questa fase, svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori sui passaggi che devono portare alle modifiche tecniche del regolamento, necessarie a portare a casa il risultato? Noi pensiamo di sì, e lo pensiamo proprio perché valorizziamo il piano politico altissimo che la vertenza sulla reinternalizzazione e la delibera popolare hanno imposto negli ultimi due anni.
Dopo aver navigato in mare aperto per anni, mentre all’orizzonte avvistiamo la terraferma, non possiamo concederci il lusso di strambare.
Dunque sin dai prossimi giorni chiederemo a tutti i consiglieri dell’assemblea capitolina l’impegno formale a sostenere senza indugi, mettendo da parte le logiche di piccolo cabotaggio, il percorso tecnico per calendarizzare e votare alla delibera di modifica del regolamento del servizio di assistenza scolastica; bisogna andare a scoprire le carte sia della reale intenzione della giunta sia della volontà di tutti i consiglieri, al di là della battaglia condotta sugli attestamenti tecnici e sulle legittime valutazioni politiche, di portare a casa un risultato storico ed epocale per le lavoratrici e i lavoratori del servizio di assistenza educativa scolastica.
VOGLIAMO ESSERE CHIARI: non c’è pezza, questo processo tecnico, se accompagnato da volontà politica e senza ostruzionismi di sorta, si porta a casa velocemente.
ENTRO GIUGNO VOGLIAMO CHE LA REINTERNALIZZAZIONE DEGLI AEC SIA UN FATTO!
Compito delle lavoratrici e dei lavoratori sarà quello di presidiare, in questo percorso, il processo di transizione dalla gestione esternalizzata a quella diretta del Comune di Roma.
COSTRUIAMO IL CONTROLLO POPOLARE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI,
RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO FUTURO, REINTERNALIZZIAMO IL SERVIZIO AEC!