La Usb Sulcis denuncia da tempo lo scandalo Carbosulcis e esprime forte preoccupazione per il futuro dell’azienda e da cio’ che emergerà dalla riunione che si terrà a Roma lunedì 11 Marzo (a partire dalle ore 15.00) al MISE. Riteniamo che sia paradossale che la Carbosulcis venga lasciata in mano ad una dirigenza che, ormai palesemente e comprovatamente, ha dimostrato di non essere in grado di attuare scelte aziendali coerenti con quanto richiesto dalle norme e dai regolamenti comunitari.
La USB Sulcis ritiene inaccettabile che gli attori della gestione attuali siano gli stessi che hanno amministrato negli ultimi quattro anni; gli stessi che hanno condotto l’azienda ad un passo dal baratro, che ha visto il suo culmine nella notifica della doppia procedura di indagine.
Siamo a dir poco scandalizzati da ciò che si continua a perpetrare da parte di questi dirigenti,che non hanno mai gestito l' azienda in un'ottica di produttività.
Apprendiamo,infine,che in data 5/03/13, la Regione Autonoma della Sardegna (RAS) ha approvato una delibera di giunta che trasforma la Sotacarbo Società in house della Ras stessa, definendo Sotacarbo Centro di eccellenza per energia pulita e infrastrutturazione. Appare sempre più assurdo l'atteggiamento di una giunta che si carica totalmente sulle spalle una Società fino a ieri partecipata al 50% anche dall'Enea. La stessa RAS continua ad appoggiare in Carbosulcis, un direttore generale che, da Presidente della stessa Sotacarbo, continua a dimostrare di voler ignorare la decisione 2010/787/UE che sostiene chiaramente la possibilità di ottenere aiuti di stato per la ricerca e l' innovazione tecnologica e la tutela ambientale.
USB ritiene che vi sia un eccesso di malafede da parte della dirigenza aziendale, e ciò non è più tollerabile.
USB SULCIS