Lavoratori anziani e fragili fuori dalle assunzioni di ITA. Ieri mentre si svolgeva una enorme manifestazione dei lavoratori Alitalia, che in reazione alle chiusure del governo e delle istituzioni hanno occupato l’autostrada di Fiumicino, ITA senza alcuna remora ha proseguito nelle chiamate per le assunzioni.
Sono arrivate mail ai dipendenti che dovranno operare da base Roma che, come nel caso dei dipendenti di Linate non seguono alcuna logica, né criteri di anzianità anagrafica o di compagnia, di carichi familiari, di carichi sociali. Lavoratori fragili o che assistono disabili non sono considerati. Nella crisi di Alitalia neppure questo è stato valutato.
USB ritiene gravissima la responsabilità del governo che sta lasciando Altavilla libero di procedere al reclutamento con queste modalità senza precedenti. Una barbarie indegna di un paese civile, un vero e proprio caporalato di Stato.
Draghi dopo aver condiviso i diktat della UE e aver preparato la consegna della compagnia nazionale pubblica a Lufthansa, con un piano industriale insostenibile e fallimentare, ora lascia che sia operata una carneficina.
È notizia recente che ITA non considera equo il valore del marchio Alitalia a 290 milioni e che probabilmente non parteciperà nemmeno al bando di vendita. Dunque, anche questo aspetto della cessione si trasforma in una sconfitta. Respingiamo al mittente questo attacco ai lavoratori. L’Italia è i suoi lavoratori non meritano uno scempio simile.
Lunedì si apriranno nuovamente a Fiumicino le assemblee dei lavoratori, alle 10 e alle 18, per continuare le mobilitazioni in calendario per tutta la prossima settimana.
USB Lavoro Privato
25-9-2021