Eg. Ministro,
La RdB P.I. le scrive per ricordarle due cose:
l’impegno assunto il 21 maggio 2009 a seguito dell’occupazione della sala verde da parte di alcuni componenti di questa O.S., cioè di incontrare i lavoratori e per essi le OO.SS. entro luglio;
L’affermazione che ella ebbe a fare l’11 febbraio u.s. “che nessuna riforma si sarebbe potuta attuare senza tenere in debito conto la soddisfazione e il coinvolgimento dei lavoratori amministrativi”.
Ebbene Ministro ci risulta, almeno così apprendiamo dai giornali, che la riforma del processo civile è operante dal 4 luglio 2009 così come pure il mese di luglio è arrivato. Quindi quale occasione migliore, per lei, di intervenire alla riunione già fissata per il giorno 10 luglio p.v. mantenendo così fede all’impegno assunto e dare seguito alle dichiarazioni fatte per risolvere definitivamente l’annosa e spinosa questione della c.d. riqualificazione del personale giudiziario.
Come potrà ben constatare Ministro l’Amministrazione da lei gestita in presenza di una nuova riforma del processo civile, non solo non forma i suoi dipendenti ma addirittura non si degna di informarli. I lavoratori hanno dovuto apprendere dai giornali cosa sta succedendo, infatti non una parola, non una circolare sull’argomento con buona pace dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione giurisdizionale.
Ancora una volta i lavoratori dovranno armarsi di pazienza e buona volontà, auto formarsi e far fronte a tutte le novità e difficoltà in piena solitudine.
Per non parlare poi dell’approvato pacchetto sicurezza che comporterà un aggravio consistente dei carichi di lavoro in un momento in cui i tagli operati sul personale stanno creando non poche difficoltà agli uffici giudiziari.
Ultimamente i capi degli uffici ricorrono sempre più spesso all’istituto dell’applicazione ma come ben sa se una coperta è troppo corta si tira da una parte ma, inevitabilmente si scopre l’altro lato.
Possiamo solo dire che passano gli anni, cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa: riforme che si susseguono in maniera schizofrenica e che ricadono sulle spalle dei lavoratori i quali come al solito dovranno ricorrere all’arte di arrangiarsi.
Se a tutto ciò aggiungiamo il decreto Brunetta, in attuazione della legge 15/09, il quale oltre a cambiare la geografia del Pubblico Impiego, a nostro avviso in peggio, impedirà: qualsiasi tipo di avanzamento economico; introdurrà criteri di meritocrazia con contingenti stabiliti, in maniera assurda, per legge; abbasserà la soglia salariale dei dipendenti pubblici.
Il tempo delle chiacchiere è finito è giunta l’ora dei fatti Ministro, presenzi all’incontro di venerdì e dimostri al personale amministrativo di essere colui che ha a cuore sia la funzionalità degli uffici giudiziari sia il benessere e la soddisfazione del personale amministrativo.
La RdB P.I., non demorderà e continuerà attraverso azioni di lotta a difendere strenuamente il ruolo pubblico del servizio Giustizia e con esso la dignità ed i diritti dei lavoratori da troppo tempo calpestati.
In attesa di incontrarla venerdì la salutiamo cordialmente.