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Casa

Manifestazione degli inquilini di Roma a Monterotondo: la società diserta l'incontro, il Comune non s'impegna!

Roma,

Il presidio degli inquilini, organizzato da Asia USB, coadiuvata dall'organizzazione studentesca Osa accorsa in solidarietà, si è protratto per 5 ore sotto il sole cocente. I rappresentanti della società non si sono presentati, mentre il Comune di Roma non si è impegnato direttamente nella risoluzione della vicenda.

Le (ormai ex) case della società Pegaso 90 site a Monterotondo ed assegnate regolarmente ad ex abitanti di Roma in seguito ad espropri per la realizzazione della Tangenziale, continuano ad essere all'asta. Asia USB venerdì16 giugno ha organizzato una manifestazione con gli abitanti presso il Dipartimento Pollitiche Abitative di Roma Capitale, per attenzionare direttamente all'Amministrazione Capitolina quanto appreso nel corso dell'affollatissima assemblea tenutasi qualche giorno prima alle case di via Salaria e per proporre soluzioni concrete atte a garantire il dIritto di ogni inquilino alla continuità abitativa negli alloggi. Il presidio era stato volutamente organizzato dal sindacato in anticipo di alcune ore rispetto al tavolo che alle 14:30 avrebbe dovuto svolgersi fra i dui comuni, Roma e Monterotondo, e la società che cura la procedura fallimentare, la B.C.M. Global.

La prima notizia rilevante in merito è che la società non si è degnata di presentarsi. Ridicoli in tal senso i tentativi da parte del Comune di estromettere la delegazione di Asia e degli abitanti dal secondo tavolo. Il delegato del nostro sindacato, con molta determinazione, si è rifiutato di abbandonare la stanza fin quando non si è appreso che la società non sarebbe venuta. 

A turbare gli animi degli abitanti però è stata la mancata presa in carico della vicenda da parte del Comune di Roma, il quale secondo noi ha delle grosse responsabilità per non aver vigilato su quanto accadeva nei decenni nei condomini a cosiddetto fitto passivo, ossia ove il Comune paga un affitto a terzi per sopperire alla mancanza di case pubbliche del proprio patrimonio, insufficiente per affrontare l'emergenza, figurarsi per garantire il Diritto alla Casa. Nonostante questa responsabilità, secondo l'amministrazione Roma Capitale non avrebbe strumenti per intervenire nelle esecuzioni immobiliari, anche se in passato, aggiungiamo noi, questo è successo con delle manifestazioni di interesse nelle stesse. Nemmeno l'invocazione dello strumento del Piano Casa, che deve passare per le Commissioni e poi in Consiglio, è stata presa direttamente in considerazione. I milioni di euro spesi in quasi cinquant'anni dunque non garantiranno nessuna prerogativa di intervento al Comune né protezione per gli abitanti. La cattiva gestione delle società proprietarie rischia di essere pagata dagli inquilini assegnatari che in questi anni hano dovuto subire la pessima gestione delle palazzine, prive ad esempio dell'allaccio alla rete del gas, mentre le Spa incassavano i canoni e sprofondavano verso il fallimento. Ora le case però fanno gola e la questione abitativa potrebbe essere messa da parte di fronte all'appetito mai domo di chi sulle case vuole solo speculare. Gli inquilini, molti anziani e tutti con redditi da edilizia pubblica, non possono essere trasferiti forzosamente per la seconda volta e non possono indebitarsi sotto il ricatto dello sgombero. Ogni tentativo di dividere il fronte dell'inquilinato in questo senso verrà rispeditto al mittente. È compito del Comune trovare una soluzione affinché gli abitanti rimangano nelle case in cui hanno vissuto per buona parte della loro vita e sul territorio in cui hanno intessuto amicizie, relazioni, professioni eccetera.

Asia USB rimarrà al financo degli inquilini ed è pronta a dare battaglia in tutte le sedi ed in tutte le piazze affinché nessuno venga cacciato da casa per far spazio a chi sul destino delle persone fa i propri affari ed i propri interessi. Siamo convinti che il Comune di Roma disponga di risorse e strumenti per affontare il problema e risolverlo e se anche così non fosse dovrà necessariamente e rapidamente dotarsene, poiché sono in ballo i destini di 90 famiglie trasferite in quelle case dal Comune stesso.

Asia USB Roma