“Noi non ci facciamo rappresentare dai banchieri e dai padroni. Non accettiamo che siano proprio coloro che la crisi l’hanno provocata a discutere del nostro futuro e a decidere come affrontare la crisi; per questo diamo appuntamento a tutte e a tutti sotto Palazzo Chigi mercoledì per contestare l’incontro tra Sacconi e la “strana/santa alleanza” fatta da Banchieri, padroni e sindacati complici”.
Pierpaolo Leonardi dell’Esecutivo nazionale USB attacca duramente il Governo e le parti sociali: “la crisi è il prodotto della finanziarizzazione dell’economia che in questi ultimi venti anni ha permesso enormi profitti alle banche e agli speculatori finanziari che per di più sono stati strasovvenzionati dallo Stato che è intervenuto con valanghe di milioni di euro a ripianare i loro deficit aumentando così il debito pubblico che oggi vogliono far pagare ai lavoratori e alle famiglie. L’anticipo della manovra al 2012 produrrà inevitabilmente una catastrofe per i lavoratori che si troveranno a dover pagare ancora di più per restituire gli enormi interessi sui prestiti che la BCE si appresta a fare in cambio dell’anticipazione della manovra”.
NON ACCETTEREMO ALCUN SACRIFICIO PER SALVARE BANCHE E PADRONI
COME CHIEDE L’EUROPA: PRIME PROPOSTE PER AFFRONTARE LA CRISI
LOTTA SENZA QUARTIERE ALL’EVASIONE/ELUSIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA
BLOCCO DELLE SPESE MILITARI E RIENTRO DI TUTTE LE MISSIONI MILITARI ALL’ESTERO
CANCELLAZIONE DEL DEBITO
PATRIMONIALE E FORTE TASSAZIONE DELLE RENDITE E DELLE TRANSAZIONI FINANZIARIE; MODIFICA DELLA NORMATIVA FISCALE A SOSTEGNO DEL LAVORO DIPENDENTE E DEI REDDITI
NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE E DELLE GRANDI IMPRESE STRATEGICHE
RICOSTRUZIONE DI UNO STRUMENTO STATALE CAPACE DI RILANCIARE E FINANZIARE LA PRODUZIONE E I SERVIZI
NESSUNA COSTITUZIONALIZZAZIONE DEL PAREGGIO DI BILANCIO E DEL LIBERO MERCATO
RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITA’ DI SALARIO
SBLOCCO DI TUTTI I CONTRATTI E ISTITUZIONE DEL REDDITO SOCIALE PER PRECARI E DISOCCUPATI
LEGGE DEMOCRATICA E PLURALISTA SULLA RAPPRESENTANZA E LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO