Con il messaggio Hermes n. 18124 dell’8/11/2013 il Direttore Generale comunica a tutti i Direttori Regionali le modalità relative all’individuazione dei cosiddetti “esperti di materia” che dovrebbero costituire i nuclei regionali dei cosiddetti “ottimizzatori del servizio” ai quali affidare la decisiva attività di formazione, prevista, per il momento, sulle funzioni Pensioni, Entrate e Prestazioni a Sostegno del Reddito, ritenute strategiche per l’Istituto.
Bene anzi benissimo, visto che la USB aveva chiesto nella Commissione Formazione un intervento in tal senso, per rispondere ai problemi sollevati da qualche Direttore Regionale che chiedeva chiarimenti e risorse per poter coinvolgere nell’attività di formazione anche i lavoratori dell’ex gestione INPDAP. Rammentiamo che a questi non si poteva riconoscere il trattamento economico riservato alla docenza interna INPS, non essendo stati inseriti nel relativo albo dei formatori INPS.
Tutto a posto quindi?
No perché, come dice il proverbio, è nel dettaglio che si nasconde il diavolo, e di dettagli che non funzionano è disseminato l’intero messaggio Hermes.
Ad esempio, la denominazione scelta di “ottimizzatori del servizio” rimanda esplicitamente alla figura dell’ottimizzatore prevista dal sistema indennitario.
Quindi sorgono spontanee una serie di domande:
I componenti tali nuclei rappresenteranno una nuova figura all’interno dell’organizzazione del lavoro? Ed in quanto tali saranno indennizzati? Ed in caso affermativo, in che modo? E soprattutto con quali risorse? Ed infine , da dove verranno attinte queste risorse?
Di fronte a tale prospettiva, non sarebbe stato il caso di convocare un incontro a livello nazionale con le OO.SS. per verificare la necessità di questa eventuale nuova figura e fissare eventualmente le modalità ed i criteri con cui si arriva alla individuazione di tali “ottimizzatori del servizio”?
Il messaggio Hermes del Direttore Generale è sorprendente perché sembra essersi posto tali perplessità ed essersi dato immediatamente anche le risposte.
Per quanto riguarda le risorse saranno ovviamente (!!!) i lavoratori a pagare con il Fondo Incentivante.
Per quanto attiene alle modalità ed ai criteri, si affida il tutto all’autarchia dei Direttori Regionali che avranno il compito di esprimere:
PARERE DELLA DIREZIONE REGIONALE (fase 3)
Il Dirigente regionale dell’Area manageriale competente/il Direttore regionale esprime il parere su tutte le candidature pervenute, in relazione a quanto riportato nella scheda informativa.
Copia della scheda informativa e del parere sarà consegnata all’interessato.
COLLOQUIO MOTIVAZIONALE (fase 4)
Successivamente, il Dirigente regionale dell’Area manageriale competente/il Direttore regionale convoca i soli candidati nei confronti dei quali ha espresso parere favorevole, per un colloquio motivazionale, all’esito del quale individua i candidati ritenuti idonei all’attività di docenza.
Per gli effetti speciali è necessario tuttavia arrivare alla fine quando nel messaggio Hermes citato si prevede anche la possibilità di fare tutto il contrario di quanto era stato previsto.
In caso di assenza o di impedimento del docente inserito nell’albo o di mancanza di presidio sulla materia, la Direzione regionale, al fine di garantire il regolare svolgimento dell’azione formativa, potrà individuare altri funzionari idonei (docenze “fuori albo”).
Le Direzioni regionali che abbiano già realizzato un albo dei docenti sono invitate a valutare se sia necessario aggiornare tale albo, realizzando il processo di selezione sopra esposto, ovvero a confermare l’albo regionale in vigore.
Il messaggio chiude poi con un’affermazione di quelle che sembrano fatte apposta per prendere in giro le OO.SS.:
Ciascuna Direzione Regionale, espletata la procedura sopra illustrata, (cioè come si dice a “babbo morto”), fornirà informativa alle OOSS territoriali sull’argomento.
Qualcuno dirà che si tratta delle solite “lamentele strumentali”.
Ed allora informiamo questi illustri pensatori che, in merito alla cosiddetta formazione, si stanno già producendo i mostri della ragione.
In qualche Agenzia infatti si chiede ai colleghi la partecipazione ad un corso di formazione in orario pomeridiano, per “permettere la più ampia partecipazione del personale” (sic !!!).
Inoltre la Direzione Regionale Veneto, con il beneplacito delle strutture regionali di CGIL – CISL – UIL, ha dato il via alla rilevazione delle competenze, ovvero alla valutazione dei lavoratori, con il pretesto dell’individuazione dei fabbisogni formativi, imponendo perfino ai colleghi la compilazione di una scheda di autovalutazione.
La USB è già intervenuta per bloccare tale procedura, chiedendo fra l’altro il motivo di tale iniziativa presa solo dalla Direzione Regionale Veneto senza neanche un’ informativa della Direzione Centrale interessata.
Non avendo finora ricevuto risposta, riproporremo la richiesta di chiarimenti nei prossimi incontri del tavolo nazionale già programmati, chiedendo inoltre che l’amministrazione riferisca sul contenuto del messaggio Hermes relativo ai citati “Ottimizzatori dei servizi”.
In un simile frangente, con una situazione di eccezionale difficoltà come quella che stiamo attraversando in merito alle risorse del fondo incentivante, con una integrazione normativa ed economica tutta da discutere, è del tutto scontato, ma è bene chiarirlo fin da subito, che la USB non accetterà mai di sottoscrivere o condividere alcun documento o decisione che possa consentire l’istituzione di nuove figure da indennizzare mentre vergognosamente non si trovano risorse per affrontare e definire una volta per tutte il mansionismo delle aree A e B.