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Lombardia

PALADINI E CAMBIALI

Milano,

 

Nella giornata di lunedì 18 aprile si e’ svolto il secondo incontro del “Tavolo tecnico” per la modifica dell’orario di lavoro dell’area metropolitana di Milano.

L’Amministrazione ha preso in considerazione, accogliendole, alcune richieste sindacali fatte nel primo incontro, sia per quanto riguarda il numero e la fruibilità dei giorni a recupero, sia sull’obbligo di esaurire le ferie dell’anno precedente prima di poter chiedere i recuperi. 

Si e’ passati quindi al nodo cruciale dell’accordo, cioè l’art. 6  relativo al “Presidio delle attività”. Il Direttore Metropolitano ha confermato la proposta, già inserita nella “Bozza del nuovo Accordo”, di allungamento dell’orario fino alle ore 17,00 per tutti i pomeriggi per la gestione dell’agenda appuntamenti.

Ci saremmo aspettati la ferma e convinta contrarietà da parte di tutte le sigle sindacali  sedute al Tavolo, in coerenza con la posizione più volte dichiarata  in tutte le assemblee svolte con i lavoratori; invece CISL e CISAL si sono da subito dichiarate d’accordo nel prevedere l’allungamento dell’orario di apertura al pubblico, suggerendo anche possibili soluzioni per raggiungere  tale obiettivo. La Uil non ha preso posizione, mentre l’USB e CGIL si sono dette contrarie, ritenendo l’aumento delle ore di apertura al pubblico  insostenibile per le sedi, già gravate da piani di produzione al rialzo, dalla mancata conferma dei lavoratori somministrati, dalla sempre piu’ marcata riduzione del personale.

Questa netta presa di posizione ha prodotto una parziale modifica della proposta:  l’amministrazione ha accettato, infatti,  di mantenere l’orario di chiusura come da ultimo appuntamento alle ore 16.00, ma chiarendo che l’apertura pomeridiana si doveva intendere per tutti i giorni della settimana e non soltanto martedì e giovedì.

La nostra posizione e’ molto chiara: non siamo disponibili a firmare  un accordo che preveda un aumento delle ore di apertura al pubblico e sia pertanto peggiorativo degli accordi attualmente in vigore. Si tratta di una posizione che trova conforto negli orientamenti emersi durante le assemblee svolte nelle sedi milanesi.

In ogni caso ci impegniamo a sottoporre a tutte le lavoratrici e i lavoratori il contenuto dell’accordo e promuovere, con le OO.SS. e le RSU che saranno disponibili, un referendum, al cui esito vincoleremo la nostra decisione finale.

La riunione è stata aggiornata al prossimo 4 maggio, per verificare la nuova stesura dell’ Accordo.

Forse non saremo i “Paladini dei Lavoratori” ma di sicuro NOI non firmiamo Cambiali in Bianco a Nessuno!

        

 USB INPS MILANO