Più di 200 LSU in presidio alla Pisana nonostante la pioggia, sono stati invitati ad entrare e ricevuti nella Sala Mechelli dal Presidente del consiglio regionale Mario Abruzzese, che ha voluto ascoltare le ragioni della protesta indetta dall’Unione Sindacale di Base contro il rischio di chiusura dei progetti e delle attività svolte per gli enti locali del Lazio. Il presidente ha confermato il suo impegno per sensibilizzare l’Ass.re al Lavoro del problema e il sostegno a favore dei lavoratori e delle proposte avanzate dalla nostra organizzazione.
Alla riunione hanno preso parte il Sindaco di Monte S, Giovanni Campano Veronesi che ha rappresentato bene come le problematiche dei lavoratori si accomunano a quelle degli amministratori che con i tagli della manovra non saprebbero come assicurare i servizi nel caso di interruzione delle attività, e il consigliere regionale L. Romanzi estensore di un emendamento a favore della stabilizzazione dei lsu presso le società partecipate, che ha voluto esprimere sostegno e ribadire il suo impegno a perseguire anche questa strada.
L’ass.re al Lavoro Zezza, impegnata altrove per motivi istituzionali, ha delegato il Dott. Capriolo il quale ha confermato l’intenzione dell’Ass.re a proseguire nel programma di stabilizzazione e rappresentato modalità e tempi per la sottoscrizioni di protocolli e prosecuzione delle attività, per i lavoratori che resteranno a dicembre senza alcun tipo di assunzione , assicurando che “nessuno sarà lasciato a casa”.
Proprio ieri, ha affermato Capriolo, il Ministero ha confermato il parere favorevole della Corte dei Conti al decreto che assegna alla regione lazio 25 milioni di € che, integrati da risorse regionali con 3 milioni di euro annui, consentono di dare corso ad altre stabilizzazioni e al pagamento del bonus fuoriuscita 2010/2011 a tutti i richiedenti in 3 rate semestrali da dicembre.
Pertanto la Regione inizierà dal 3 novembre a convocare nuovamente tutti gli enti per la sottoscrizione e ratifica degli accordi, contando di chiudere entro il 10 novembre, entro lo stesso mese convocherà le organizzazioni sindacali per ragionare sulle situazioni irrisolte.
USB ritiene positiva questa apertura della Regione che scongiura il licenziamento dei lsu e conferma la disponibilità a confrontarsi sulle nostre proposte entro novembre, ma resta da sciogliere il nodo dei lavoratori che operano nella Comunità Montane, che comunque dovrebbero andare in proroga, ma su questo punto sarà necessario un confronto politico successivo.
USB invita tutti i lavoratori a vigilare sugli esiti dei prossimi incontri e sulla volontà degli amministratori, che in qualche caso, pur avendone le possibilità e il sostegno regionale per 5 anni, non intendono assumere alcun impegno. E’ allora auspicabile, come è stato ribadito ancora oggi da USB e dai lavoratori, che in questi casi la regione intervenga decisamente con una “mobilità ” dei lavoratori verso altri enti e società regionali, che possano dare certezze di stabilizzazione e interrompere positivamente il circolo vizioso delle proroghe fini a se stesse e allo sfruttamento dei lavoratori.